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Concerto Primo Maggio 2023

Concertone, l’unica polemica viene da Carlo Rovelli: “Il Governo rischia di distruggerci la vita”

Carlo Rovelli ha dato una scossa al Concertone, parlando di pace e criticando il Governo e il Ministro della Difesa Guido Crosetto.
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Il fisico Carlo Revelli ha letto un testo ai giovani presenti in Piazza San Giovanni per il Primo Maggio. Il fisico, studioso dei buchi bianchi e tra i maggiori divulgatori scientifici al mondo ha voluto parlare ai giovani di pace e di cambiare il mondo e lo ha fatto senza risparmiare qualche critica al Governo italiano: "Non è tutto meraviglioso e ci sono i problemi seri e solo voi potete affrontarli. C'è una catastrofe ecologica che sta arrivando e rischia di rovinarvi il futuro e nessuno prende le decisioni per fermarla perché a qualcuno dà fastidio, ci sono diseguaglianze che crescono, ma voglio dirvi che stiamo andando verso una guerra che cresce e invece di cercare soluzioni i Paesi si sfidano, invadono paesi, soffiano sul fuoco della guerra e la tensione internazionale non è mai stata così altra come adesso".

Rovelli, che nelle scorse settimane era stato al centro di alcune polemiche a causa delle sue posizioni sulla guerra, ha voluto tornare sull'argomento: "Spendiamo più di due trilioni di dollari in spese militari, invece di usare le risorse per la musica, costruire strade etc, le usiamo per ucciderci l'un l'altro. I potenti vogliono essere più potenti e come in Italia vogliono essere vassalli dei potenti, ma la guerra si fa anche perché costruire armi è una delle attività più lucrative del mondo". A questo punto ha criticato apertamente il Governo italiano e in particolare il Ministro Guido Crosetto: "In Italia il Ministro della Difesa è stato vicinissimo a una delle più grandi fabbriche di armi nel mondo, presidente della federazione dei costruttori di armi, il Ministero della difesa deve servire per difenderci dalla guerra, non per fare i piazzisti di strumenti di morte. Tutti dicono pace,  ma aggiungono che bisogna vincere per fare la pace, volere la pace dopo la vittoria vuol dire volere la guerra. E il Governo italiano sta decidendo di mandare una portaerei a fare i galletti davanti alla Cina, queste sono le scelte che rischiano di distruggere le nostre vite".

Rovelli conclude con un invito ai giovani contro i Signori della guerra: "Questo non è il mondo che ci piace: il mondo non è dei signori della guerra, ma vostro, perché siete tantissimi e il mondo potete cambiarlo, insieme, potete fermare la distruzione del Paese, potete fermare i signori della guerra, costruire un mondo lavorando assieme per risolvere i problemi. Sognate un mondo migliore e costruitelo, non vivete nell'attesa di sogni irrealizzati. Non abbiate paura di imbrattare i muri, cambiate questo mondo".

Alla fine della diretta è arrivata anche la risposta degli organizzatori, per voce dei conduttori Ambra Angiolini e Biggio: "Volevamo dire una cosa: qua non c'è censura, quando invitiamo i nostri ospiti lasciamo loro la libertà di esprimere la loro opinione, Perché è importante ed è un atto che riguarda noi e quello che ogni anno facciamo qui in piazza. Quello che dispiace è che non essendo un dibattito politico, nel caso del professor Rovelli, quando si attacca una persona precisa ci dovrebbe essere un contraddittorio, diamo a tutti la possibilità di parlare ma anche a tutti la possibilità di rispondere e questa risposta è mancata. Era giusto dirlo, è un'opinione del professor Rovelli e se avessimo potuto avremmo anche dato la possibilità di avere un contraddittorio, non lo sapevamo e non è successo. Questo è quello che è mancato".

EDIT L'articolo è stato aggiornato con le parole dei conduttori

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