Chiara Ferragni a Sanremo 2023, Costanzo: “Deve trovare un modo per giustificare la sua presenza”
Chiara Ferragni ha annunciato che devolverà il suo cachet ad una associazione che tutela di diritti delle donne contro la violenza di genere. Per il momento la cifra rimane top secret e probabilmente lo resterà fino alla fine, ma quel che sembra ormai certo è che l’intervento sul palco dell’imprenditrice digitale sul palco del festival prenderà spunto da questo tema e sono già diversi gli interrogativi che l’opinione pubblica ha sollevato a riguardo.
L’opinione di Maurizio Costanzo su Chiara Ferragni a Sanremo
Che cosa ha a che fare la figura di Chiara Ferragni con la violenza di genere? Sono in tanti a chiederselo da quando l’influencer ha annunciato il tema del quale si farà porta bandiera. “Girls supporting girls”: sì, ma a che titolo? A sollevare qualche dubbio sulla legittimità della scelta è Maurizio Costanzo che, nella sua consueta rubrica pubblicata sulle pagine di Chi, ha voluto dire la sua in vista del Festival. “Una battaglia giusta o solo un modo per far parlare di sé?”, chiede una lettrice interrogandosi sulla presenza di Chiara Ferragni sul palco. “Indubbiamente è una battaglia giusta, giustissima”, risponde Costanzo. “E serve anche a risolvere il problema vero della Ferragni, e cioè che deve trovare un modo per giustificare la sua presenza a Sanremo. E questo è un modo elegante per farlo…”, è la stoccata del giornalista.
L’influencer devolverà il suo cachet contro la violenza di genere
“Sono fiera di annunciare xche ho devoluto l’intero compenso della mia partecipazione al Festival all’associazione D.i.Re (Donne in Rete contro la violenza)”, ha fatto sapere Chiara Ferragni sui suoi social pochi giorni prima. Di fatto, l’imprenditrice ha colto la palla al balzo lanciare un’iniziativa che le sta particolarmente a cuore.
Ho avuto modo di conoscere la Presidente di D.i.Re e alcune delle operatrici che tutti i giorni lavorano sul campo, sono loro le vere eroine che mi hanno ancora di più convinta a iniziare questo percorso che spero si evolverà nei prossimi anni. Un grazie anche alla Rai e ad Amadeus, senza cui questa iniziativa non sarebbe stata possibile.