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Festival di Sanremo 2025

Carlo Conti: “A Sanremo nessuna censura, avrei voluto 36 canzoni”, poi le risposte alle polemiche su Emis Killa e Giorgia

Carlo Conti: “A Sanremo nessuna censura, mi sono arrivati soprattutto brani d’amore e intimi, nessuno che parlava di guerra o di migranti”. A chi dice che 30 canzoni sono troppe: “Talmente tante belle che sarei arrivato anche a 36”. Poi le risposte alle polemiche su Emis Killa, “meritevole di stare su quel palco”, e Giorgia, il cui contratto con uno degli sponsor del Festival scade il 15 gennaio.
A cura di Eleonora D'Amore
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Carlo Conti ha incontrato per la prima volta la stampa italiana a due settimane dall'inizio del Festival di Sanremo 2025. L'occasione è stata quella degli ascolti dei 30 brani in gara in anteprima e proprio sul numero delle canzoni ha spiegato: "Avevo detto che avrei fatto un festival con 24 brani in gara, poi ne ho scelti 30, ma almeno altri 6 potevano entrare nella lista. Sono tutte meritevoli e non ho subito nessuna pressione, meno che mai dalle case discografiche. C'è tutto il tempo per sentirle, anche nelle serate dove sono previsti tutti e 30 gli artisti, perché probabilmente oltre ai co-conduttori non ci saranno altri ospiti esterni. Preferisco un ospite in meno e 2 o 3 canzoni in più". E ha aggiunto: "Piuttosto che alle chiacchiere o ai monologhi, preferisco dare spazio alla musica, perché Sanremo è il festival della canzone". Sulla lunghezza delle serate: "Spero di non arrivare alle 2:00 di notte: ho introdotto il Dopo festival perché voglio finire a un'ora decente, senza infarcire troppo. Non vado a rincorrere lo share, finiremo prima".

"Niente canzoni sulla guerra ma potremmo parlarne"

"Al festival non sono state presentate canzoni sulla guerra, ma non è detto che non ne parleremo", ha continuato il direttore artistico del Festival, "Mi sono arrivati soprattutto brani d'amore e intimi, nessuno che parlava di guerra o di migranti, non c'è stata censura, ma forse gli stessi artisti hanno scelto tematiche legate al microcosmo invece che ai grandi temi, come una forma di difesa". Sui generi presenti in gara, Carlo Conti si rammarica del fatto che quest'anno "manca il rock, perché non sono arrivati brani. Anche di rap ce n'è poco perché moltissimi, anche grandi nomi del rap, si stanno spostando un po' sul pop. Io comunque non mi sono mai permesso di dare indicazioni sui brani: ho scelto tra quello che è stato presentato".

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"Gerry Scotti? Sto ancora cercando di convincere amici"

Ancora ignoti i co-conduttori della prima serata di Sanremo25: "A ogni sera ho cercato di dare un sapore diverso: la prima sera è quella con gli amici, perché mi risuonano ancora le parole di Ezio Bosso che ospite all'Ariston disse: la musica è come la vita, si fa insieme. Questa cosa dell'insieme mi è rimasto". A chi chiede se tra questi amici ci sarà anche Gerry Scotti, come pubblicato da Dagospia nelle ultime ore, risponde: "Gerry Scotti è un mio amico come lo sono Pieraccioni e Panariello e tanti altri. Sto ancora cercando di convincerli". Carlo Conti ha poi spiegato la scelta delle altre serate: "Mercoledì Bianca Balti, come grande esempio di vita che deve continuare sempre, poi i colori di Malgioglio e l'ironia di Frassica. La terza serata sarà nel segno delle donne, con Miriam Leone, Elettra Lamborghini e Katia Follesa. La quarta serata è tra glamour e ironia con Mahmood e Geppi Cucciari. Sabato è l'appuntamento più istituzionale con Alessia Marcuzzi e Alessandro Cattelan". Tante presenze, "perché così lavoro meno io", ha ironizzato.

Le polemiche su Giorgia ed Emis Killa

Conti ha risposto alla domanda su quanto ha sarebbe stato "opportuno" non includere tra i cantanti in gara Emis Killa, socio di Luca Lucci, capo ultras milanista finito al centro di un'inchiesta della Procura milanese: "Non spetta a me giudicare. Non sono un giudice. Con quale autorità devo dire ‘ci deve essere non ci deve essere'. Io scelgo le canzoni. Secondo me la canzone di Emis, come quella di Fedez, come quella di Elodie e di Lucio Corsi, tutte le 30 canzoni sono meritevoli di essere su quel tavolo", e ancora "non può essere vincolante o una discriminante per me dire ‘tu si e tu no perché hai delle amicizie. A me interessa come si comporterà su quel palco. Il resto non lo devo controllare io. Non riguarda me".

Sull'ipotetico conflitto derivato da Giorgia testimonial di uno degli sponsor di Sanremo 2025 (TIM, ndr): "Finisce il contratto il 15 gennaio, inoltre quando ho scelto le canzoni Rai Pubblicità non aveva ancora chiuso i contratti e non potevamo sapere se quel gestore di telefonia sarebbe rientrato un'altra volta nel Festival".

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