Cannes e la guerra, il film “Z (comme Z)” cambia titolo dopo le proteste dall’Ucraina
Il tema della guerra in Ucraina invade e travolge anche il Festival di Cannes. Il film che aprirà la manifestazione, prevista dal 17 al 28 maggio 2022, cambierà titolo per evitare problemi di reputazione. Si tratta della pellicola diretta dal regista Michel Hazanavicius, che subirà una sostanziale modifica nel suo titolo francese iniziale "Z (comme Z)" dopo che l’Ukraine Institute ha fatto notare come la lettera Z, diventata un simbolo di chi sostiene l’invasione russa del Paese, potesse essere vista come una provocazione o una forma di supporto al conflitto.
Il nuovo titolo francese del film
È stato lo stesso regista francese, di concerto con la produzione e con l'avallo dell'organizzazione della manifestazione, a decidere di cambiare sostanzialmente il titolo del film. “Il mio film ha lo scopo di portare gioia e non vorrei che fosse associato in alcun modo a questa guerra”, ha detto Hazanavicius, comunicando pubblicamente la decisione di allineare il nuovo titolo francese a quello internazionale: Copuez (Cut).
Il comunicato dell'organizzazione
Ad accodarsi è proprio l'organizzazione del Festival di Cannes, che con un comunicato ha sposato a pieno la decisione del regista:
Il Festival di Cannes supporta la decisione del regista francese Michel Hazanavicius e dei suoi partner di cambiare il titolo francese del suo film, che aprirà la 75esima edizione del Festival. Originariamente il film si chiamava Z (Comme Z), in forma di tributo al genere di film. Da quando la lettera Z ha assunto un significato bellico dopo l'aggressione della Russia in Ucraina, non può esserci spazio per confusione o ambiguità. Il film è stato quindi rinominato "Coupez (cut)" in francese. Il titolo internazionale continuerà ad essere "Final cut". Con questa scelta, il regista del film, i produttori e i distributori, il Festival di Cannes e, per estensione, tutto il mondo del cinema francese, rimarca la sua solidarietà al popolo ucraino che soffre e riafferma con voce la propria opposizione all'invasione dell'Ucraina dall'esercito russo.