Cannes 2024, allo Studio Ghibli la Palma d’oro onoraria
Il Festival di Cannes è ormai alle porte e dopo l'annuncio dei film in concorso in questa 77esima edizione, arriva la notizia che a ricevere la Palma d'Oro onoraria quest'anno sarà lo Studio Ghibli. Al regno dell'animazione giapponese, a firma di Hayao Miyazaki, Isao Takahata e Toshio Suzuki, viene riconosciuto il merito di aver creato dei film che sono tutt'oggi parte integrante della cultura cinematografica contemporanea e hanno contribuito a rivoluzionare, in maniera unica, l'animazione.
Studio Ghibli ha rivoluzionato il cinema d'animazione
Tanti i titoli che sono diventati iconici, dalla Principessa Mononoke a La città incantata, da Ponyo nella scogliera al primo Nausicaa nel vento arrivando all'ultimo Il Ragazzo e l'Airone che in poche settimane al cinema, è diventato film campione di incassi, confermando l'impatto che i film di Studio Ghibli hanno avuto sul pubblico in quasi quarant'anni di carriera. Gli anni scorsi il premio è stato assegnato ad altri esponenti del cinema italiano, tra cui Marco Bellocchio nel 2021 e dieci anni prima a Bernardo Bertolucci, ma anche star internazionali come Jodie Foster, Clind Eastwood e Woody Allen. A commentare la notizia è stato uno dei fondatori Toshio Suzuki dicendo:
Quarant'anni fa, Hayao Miyazaki, Isao Takahata ed io abbiamo fondato lo Studio Ghibli con il desiderio di portare l'animazione di alto livello e di alta qualità a bambini e adulti di tutte le età. Oggi, i nostri film sono visti da persone di tutto il mondo e molti visitatori vengono al Museo Ghibli, al Mitaka e al Parco Ghibli per sperimentare in prima persona il mondo dei nostri film. Abbiamo davvero fatto molta strada perché lo Studio Ghibli diventasse un'organizzazione così grande. Anche se io e Miyazaki siamo invecchiati notevolmente, sono sicuro che lo Studio Ghibli continuerà ad affrontare nuove sfide, guidato dallo staff che porterà avanti lo spirito dell'azienda.
Il commento di Thierry Fremaux
La scelta di premiare lo Studio Ghibli è stata commentata anche dal delegato generale del Festival di Cannes, Thierry Fremaux, che infatti ha dichiarato: "Come tutte le icone della Settima Arte, questi personaggi popolano il nostro immaginario con universi prolifici e colorati e narrazioni sensibili e coinvolgenti. Con Ghibli, l'animazione giapponese si pone come una delle grandi avventure della cinefilia, tra tradizione e modernità".