Bonolis: “Staccare Sanremo dal Teatro Ariston non è sacrilegio, esaurita la sua funzione espressiva”
Mancano ormai una manciata di giorni all'inizio del Festival di Sanremo 2022. Paolo Bonolis, tra i volti televisivi che hanno avuto modo di condurlo in passato, ha spiegato sulle pagine del settimanale Oggi di ritenere che la kermesse canora abbia bisogno di un cambiamento, a partire dalla location: "Staccare Sanremo dall’Ariston non è un sacrilegio: l’Ariston non è stato consacrato da qualche fede religiosa! È un bellissimo teatro, che secondo me ha esaurito la sua funzione espressiva".
Per Bonolis, il Festival di Sanremo dovrebbe svolgersi all'aperto
Secondo Paolo Bonolis occorrerebbe tenere conto dei progressi fatti dalla tecnologia e fare in modo che sia al servizio del Festival di Sanremo per poter rendere l'evento più al passo con i tempi, anziché rispettare un cerimoniale troppo ancorato al passato: “Credo che, viste le potenzialità tecnologiche di cui disponiamo, si possa immaginare un racconto televisivo che sia più contemporaneo”. Inoltre, secondo il conduttore di Avanti un altro, occorrerebbe iniziare a prendere in considerazione l'idea di fare il Festival all'aperto:
“Non per forza in un luogo chiuso. Sanremo deve essere il più possibile stupefacente, altrimenti è una messa cantata, che ha un immenso valore, ma non si scosta da quella traiettoria che ha cavalcato per decenni. Serve qualcosa che lo spettatore italiano non ha modo di vedere nell’arco di tutta la stagione televisiva”.
Il conduttore dice la sua sugli ospiti del Festival di Amadeus
Infine, Paolo Bonolis si è espresso circa i super ospiti che sono stati già annunciati. Ritiene che siano personaggi di una certa levatura, ma mancano di quel fascino internazionale che renderebbe Sanremo ancora più un evento imperdibile. Ha portato come esempio, gli ospiti che lui presentò sul palco dell'Ariston:
“È una scelta formidabile, Checco Zalone è un personaggio meraviglioso. Come pure Fiorello. Ma sono sempre il nostro prodotto. Portare Mike Tyson, Hugh Grant, Will Smith è costato parecchio ma ha conferito a Sanremo la reale patina di evento”.