Blanco fischiato a Sanremo 2023 come Molko dei Placebo nel 2001: i video
Cos'hanno in comune Blanco e i Placebo? I fischi ricevuti dal pubblico di Sanremo dopo un'esibizione ‘distruttiva'. Era il 2001 quando la band britannica salì sul placo del Teatro Ariston per cantare "Special K", il singolo estratto dal loro terzo album. Alla conduzione c'era Raffaella Carrà, con Megan Gale come co-conduttrice, che li scelse come ospiti internazionali. Il gruppo suonò per intero la canzone senza alcun problema, ma al termine dell'esibizione il chitarrista Brian Molko distrusse il suo strumento, scagliandolo con violenza contro una cassa. Il suo gesto, spesso riproposto sui palchi di tutto il mondo anche da altri artisti, non fu ben accolto dal pubblico sanremese che reagì con fischi e insulti, generando poi un dibattito che rimase aperto per settimane.
Ieri la performance di Blanco ha scatenato nel pubblico la stessa reazione di oltre un decennio fa, nonostante i tempi siano cambiati e i gesti di distruzione sui palchi siano entrati a far parte di un'abitudine sui palchi internazionali, molto più di quanto non fosse nel 2001. Il giovanissimo cantante, dopo aver avuto dei problemi tecnici con l'audio, ha provato a intrattenere il pubblico con una reazione estrema, distruggendo la scenografia ideata per la presentazione del suo singolo "L'isola delle rose". Prima di capire cosa stesse accadendo, qualcuno può aver pensato fosse una metafora di riferimento a quella piattaforma creata dall'ingegnere Rosa negli anni '60 da cui prende il nome la canzone, che di fatto fu distrutta dalle istituzioni con degli ordigni e poi trascinata via dal mare.
La spiegazione degli artisti dopo i fischi del pubblico di Sanremo
Quello dei Placebo fu un atto sovversivo e rivoluzionario, mentre quello di Blanco ha rappresentato un gesto di disperazione. Quest'ultimo ha spiegato sul palco, anche con un po' di imbarazzo, che ciò che conta alla fine è la musica. Ha cominciato a distruggere tutto perché non si sentiva in cuffia e, dopo averlo segnalato più volte dopo l'inizio della sua esibizione, nessuno aveva provato a risolvere il problema. I suoi musicisti non potevano fermarsi e non sapendo cosa fare ha improvvisato.
I Placebo invece risposero alla domanda anni dopo e non a caldo, spiegarono che a quel tempo sembrava loro la reazione più adatta. "Eravamo scazzati perché nessuno ci aveva detto come era il Festival", dissero in un'intervista. "A nessuno gliene fregava assolutamente niente di noi. – proseguì Molko – Quando venne il nostro momento, c’erano in platea tutti questi vecchi grassi in giacca e cravatta, con le loro donne in abito da sera. Qualcosa ha fatto click nella mia testa ed è scattata una reazione primordiale. Vaffanculo tutta ’sta roba, mi sono detto; non dovrei nemmeno essere qua! La sola cosa che mi è rimasta impressa nella memoria era la gente che dalla sala mi gridava: ‘Pezzo di merda'…”.
La reazione dei conduttori al gesto estremo degli artisti sul palco di Sanremo
Amadeus quest'anno come Raffaella Carrà nel 2001. Entrambi i conduttori sono arrivati solo dopo il disastro, spiegando che dal camerino non si erano accorti di nulla. “Onestamente – disse Carrà – ero in camerino e non ho visto quello che hanno fatto i Placebo. Ho sentito molti fischi e sono sicura che la colpa non è la vostra, ma di qualche gesto da parte del gruppo e quindi vi chiedo scusa. Forse, nascosto sotto le vesti di Brian, c’era Eminem che è stato invece tranquillissimo”. Stessa risposta ieri sera da parte di Amadeus.
"Ero in camerino, non mi sono accorto di niente, altrimenti sarei intervenuto prima e avrei fatto ricominciare la performance", ha detto. Poi ha proposto una seconda esibizione, ma la sua disponibilità non è stata ben accolta dal pubblico che ormai era indispettito dal gesto.