Amadeus e Mengoni cantano Bella Ciao e si dichiarano antifascisti su invito di Enrico Lucci: “Dedicato alla Meloni”
Sanremo è alle porte e in assenza di polemiche, ci ha pensato Enrico Lucci. Nel corso della conferenza stampa di presentazione della prima serata del Festival di Sanremo 2024, il giornalista di Striscia la Notizia ha chiesto ad Amadeus e Marco Mengoni se si dichiarano "antifascisti". Risposta immediata e affermativa da parte di entrambi, ma Enrico Lucci ha rincarato la dose: "E allora cantateci Bella Ciao. Con dedica a Giorgia Meloni". Il conduttore del Festival non si è sottratto e ha cercato di svicolare dall'impasse della questione politica citando "La casa di carta" poi, insieme al suo co-conduttore, ha intonato nella sala stampa la canzone popolare dedicata alla Resistenza italiana contro l'invasore nazista.
Nel corso della conferenza stampa c'è stato spazio anche per parlare della questione delle proteste dei cosiddetti "trattori", che sarebbero accolti nella serata di giovedì sera, quella delle cover. Francesco Raiola per Fanpage.it ha chiesto: "Visto che ci è piaciuta Bella Ciao, restiamo in quel mood: se venisse qualche ragazzo di Ultima Generazione accetteresti anche loro?". Amadeus ha replicato: "Lo spazio a Sanremo non è illimitato. Ci sono tanti argomenti che sarebbero da trattare. L'Ariston non può essere un palco dove portare tante manifestazioni di protesta. Non ne faccio una questione politica, la politica sposa delle cause. Io ho fatto l'agrario, ho zappato, so che si tratta di persone in difficoltà. Non so neanche chi li appoggia politicamente". Successivamente, Amadeus ha precisato che non era a conoscenza del fatto che la premier Giorgia Meloni avesse appoggiato le proteste: "Il mio appoggio ai trattori non è politico, se poi i politici sostengono determinate questioni io non lo so".
È stata una prima conferenza stampa resa viva soprattutto dalla domanda del collega di Fanpage.it e da Enrico Lucci per Striscia la Notizia, che riesce sempre a tirare fuori dal cilindro trovate mai banali.
