Amadeus: “A Sanremo i cantanti hanno chiesto pace, la guerra va sempre condannata”
Amadeus non torna indietro rispetto a quanto dal palco di Sanremo 2024 è stato pronunciato a proposito della guerra in Medio Oriente e della questione immigrazione. Ospite di Bruno Vespa a Porta a Porta, l’ex conduttore e direttore artistico del Festival ha difeso i messaggi lanciati dagli artisti saliti sul palco dell’Ariston, rivendicandone le ragioni. La presa di posizione di Ama arriva a poche ore dalle polemiche nate in seguito all’ultima puntata di Domenica In che avevano visto la conduttrice Mara Venier leggere in diretta tv un comunicato pro Israele redatto dall’amministratore delegato Rai Roberto Sergio.
Amadeus a Porta a Porta: “A Sanremo mai promosso odio”
Nel corso della registrazione dell’ultima puntata di Porta a Porta (in onda su Rai1 martedì 13 febbraio in seconda serata). Amadeus ha difeso gli interventi di Ghali e Dargen D’Amico e, sopratutto, la libertà rivendicata dal palco del suo Festival: “Il Festival di Sanremo non ha mai promosso odio, ha sempre parlato di inclusione, di libertà. E i cantanti che sono saliti sul palco hanno chiesto la fine della guerra, hanno chiesto la pace. E la guerra da qualsiasi parte è da condannare, non c'è una guerra da un lato o dall'altro, c'è la guerra che va fermata, qualsiasi guerra al mondo va fermata”. Quindi, restando sul tema, ha proseguito:
Mai mi sarei sognato, ma neanche i cantanti, di portare odio, anzi noi portiamo esattamente l'opposto, i ragazzi che vengono in gara lanciano messaggi e appelli di pace, di libertà, di libertà di idee, di pensiero, di uguaglianza di pelle, di valori. Mi sento di dire che nella storia di Sanremo, senza sembrare presuntuoso, in questi anni c'è stato un grande senso di inclusione che va assolutamente rispettato e mai cambiato, sennò torniamo indietro.
Amadeus: “Il prossimo conduttore di Sanremo sia anche direttore artistico”
Infine, una parola a proposito delle indiscrezioni relative ai suoi papabili successori. Una scelta che Rai dovrà compiere nei prossimi mesi dopo avere registrato il desiderio di Amadeus di dedicarsi ad altri progetti dopo il quinquennio a Sanremo: “Non so chi possano essere i miei successori, ogni giorno leggo tanti nomi sui giornali: da questo momento sono tornato un soldato semplice e non spetta a me decidere cosa accadrà dopo. Di una cosa sono però convinto: conduttore e direttore artistico per me devono assolutamente coincidere”. Infine, una battuta sull’amico e collega Fiorello: “Con Fiorello siamo due fratelli: nel primo anno insieme a Sanremo mi venne in soccorso sulla celebre polemica del passo indietro e da quel momento non è mai mancato ai Festival”.