Andrea Rizzoli sulla madre Eleonora Giorgi: “Voleva un David alla carriera, ma è un premio per il circolino”

Ospite de La Volta Buona in onda giovedì 24 aprile, Andrea Rizzoli ricorda la madre Eleonora Giorgi, scomparsa il 3 marzo scorso. Il figlio maggiore dell'attrice ne approfitta anche per annunciare l'intenzione di prendersi una lunga pausa dalla tv. Nel corso dell'intervista, poi, commenta con Caterina Balivo il mancato premio alla carriera di Giorgi.
Andrea Rizzoli: "Non ho mai odiato mia madre per il trasferimento in campagna"
"La mia tata Caterina è volata dalla Sardegna per venire in Chiesa il giorno dei funerali. Mi ha abbracciato – racconta Andrea Rizzoli a Caterina Balivo – È stata una presenza, una sorpresa pazzesca. Quando l'ho vista mi si è stretto il cuore. Mi svegliava la mattina, mi preparava la colazione, mi aspettava a scuola perché mamma e papà lavoravano molto e non potevano occuparsi direttamente di me". Quando Eleonora Giorgi sposò Massimo Ciavarro, la famiglia si trasferì in campagna, un momento che Rizzoli definisce come "traumatico" per un adolescente: "La prima parte è stata felice, poi sono cresciuta e mi sono ritrovato da solo in questa casa in campagna. Non ho mai odiato mia mamma però" aggiunge.
Andrea Rizzoli: "Per molto tempo non voglio apparire in tv"
Caterina Balivo chiede ad Andrea Rizzoli un commento sul trattamento che il mondo del cinema ha riservato a sua madre, soprattutto in relazione ai David di Donatello. "Se lei ha sofferto per non essere più stata chiamata come protagonista? Sì, certo, tutti noi quando non siamo più sulla cresta dell'onda soffriamo – spiega il figlio maggiore dell'attrice – Però questo l'ha spinta a fare esperienze diverse, si è aperta alla tv, ha partecipato ai reality show, si è affacciata al mondo dei social. È cambiata, si è evoluta". Alla domanda su come abbia reagito alla mancata consegna del premio, risponde:
Un David alla carriera le sarebbe molto piaciuto. Il discorso del premio, però, è una cosa che inizia e finisce all'interno del "circolino" di quelli che fanno cinema. Il vero successo è quello di essere ricordati dal pubblico, di emozionare le persone.
Prima di lasciare lo studio, Andrea Rizzoli annuncia di voler stare lontano dai riflettori per un po':
Ho finito. Sono felice di aver promosso il mio libro (Non ci sono buone notizie – L'anno più bello di mia madre, ndr), ma io produco contenuto e non voglio diventare io stesso un contenuto. Per molto tempo non voglio apparire in tv.