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Multa da 100mila euro per Lavoratti 1938, l’azienda dolciaria di Fabio Fazio: lui si è dimesso dal Cda

Sanzioni per quasi 100 mila euro a Lavoratti 1938, azienda dolciaria di Varazze di proprietà anche di Fabio Fazio. Contestate irregolarità nell’etichettatura dei prodotti riguardo agli ingredienti DOP e IGP.
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Lavoratti 1938, storico marchio dolciario di Varazze, è stato oggetto di controlli da parte dei Carabinieri e dei NAS che hanno portato a tredici sanzioni amministrative per un totale di quasi 100 mila euro. La notizia è rimbalzata su tutti i giornali perché la società Dolcezze di Riviera Srl, che controlla il marchio, è di proprietà di Fabio Fazio (per il 5%). Gli altri soci sono la moglie Gioia Selis (45%) e di una coppia di amici ristoratori, Davide Petrini (45%) e Alessia Parodi (5%). Il conduttore rilevò la società nel 2022 con l'intento di salvarla perché legato a quel territorio.

Le irregolarità riscontrate nelle etichette

I controlli, avvenuti il 23 febbraio 2024 ma resi noti solo ieri dal quotidiano "La Verità", hanno rilevato irregolarità nella correttezza delle etichette, in particolare nell'indicazione di ingredienti a denominazione protetta. Tra le indicazioni che sono state sanzionate, quelle sul pistacchio verde di Bronte DOP, sul sale marino integrale di Trapani e la nocciola tonda di Giffoni IGP. Dalle analisi è emerso che nel cioccolato sarebbero stati utilizzati pistacchi generici siciliani e nocciole piemontesi. La sanzione, inizialmente di circa 100 mila euro, è stata ridotta a 62.400 euro poiché l'azienda ha provveduto al pagamento prima dei termini. È stato contestato l'articolo 2 comma 3 del decreto legislativo 297/2004, che sanziona chi utilizza diciture false o fuorvianti su etichette, confezioni o pubblicità in relazione alla provenienza e alle qualità dei prodotti alimentari.

Fazio si è dimesso da presidente del Cda

Come riportato da "La Verità", sono state sequestrate quasi 1.200 confezioni di cioccolato e praline per un totale di quasi 1,4 quintali e un valore di 18 mila euro. Sono state ritirate anche 5.400 etichette di uova pasquali, tavolette e tartufotti. Il 29 febbraio, pochi giorni dopo la sanzione, Fazio si è dimesso da presidente del Cda e anche la moglie Gioia ha lasciato il posto da consigliere. L'11 marzo l'azienda ha comunicato di aver eliminato dal proprio sito di e-commerce le descrizioni risultate irregolari.

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