“Colin Farrell abbandona il figlio disabile”: la verità dietro la scelta straziante dell’attore

La storia di James, il figlio di Colin Farrell affetto da sindrome di Angelman, è una di quelle strazianti e per le quali l'attore non ha mai nascosto le sue difficoltà, ma anche il suo amore: "Sono orgoglioso di lui ogni giorno", disse. Per questo, la notizia circolata nelle ultime ore sulla decisione di trasferire il ragazzo, oggi 21enne, in una struttura di assistenza a lungo termine (una casa di cure) ha scatenato il chiacchiericcio mediatico. Sui social parlano di "ha abbandonato il figlio disabile". Ovviamente, non è così.
La scelta di Colin Farrell
L'attore ha aperto il suo cuore rivelando la difficile decisione di trasferire il figlio disabile James, 21 anni, in una struttura. È stata una scelta dolorosa ma ponderata, motivata dall'amore e dalla preoccupazione per il futuro del ragazzo, non certo dall'abbandono come sui social qualcuno ha superficialmente pensato. In un'intervista a Candis Magazine, l'attore irlandese 48enne ha condiviso le ragioni profonde di questa scelta, spiegando come sia nata dalla volontà di garantire a James continuità di cure anche quando lui e l'ex compagna Kim Bordenave non ci saranno più.
È complicato, alcuni genitori diranno: ‘Voglio prendermi cura di mio figlio da solo'. E io lo rispetto. Ma il mio incubo sarebbe… E se avessi un attacco di cuore domani e, Dio non voglia, Kim avesse un incidente d'auto? James resterebbe da solo, diventerebbe un assistito dello Stato e andrebbe… dove? Non avremmo voce in capitolo.
L'obiettivo è trovare un luogo che piaccia a James "dove possa andare ora, mentre siamo ancora vivi e in salute, che possiamo visitare e da cui possiamo portarlo fuori a volte". Farrell ha sottolineato: "Vogliamo che trovi un posto dove possa avere una vita piena e felice, dove si senta connesso".

La battaglia contro la sindrome di Angelman
La sindrome di Angelman è un raro disturbo genetico che colpisce principalmente il sistema nervoso causando gravi disabilità fisiche e intellettive. La diagnosi per James, però, non è stata immediata: inizialmente i medici avevano erroneamente identificato la sua condizione come paralisi cerebrale. Farrell aveva spiegato a People come la diagnosi corretta sia arrivata solo quando James aveva circa due anni e mezzo. Un neurologo pediatrico aveva notato un sintomo insolito che lo aveva spinto a prendere in considerazione la sindrome di Angelman: gli scoppi di risa improvvisi, uno dei tratti caratteristici della condizione. "Il medico ha visto che James rideva molto e faceva questo movimento", ha raccontato l'attore mimando un gesto con le mani. Farrell ha più volte rivelato che essere genitore di un figlio con disabilità è stata la principale motivazione che lo ha spinto a diventare sobrio: "Ha arricchito la mia vita".