Mare Fuori 5, Francesco Di Tullio: “Felice che Federico sia odiato. Mi sono sentito più sicuro a Napoli che a Milano”

Francesco Di Tullio è il giovane attore che interpreta il ruolo di Federico in Mare Fuori 5. Fa parte delle new entry della serie televisiva di successo – i cui episodi sono disponibili su Rai Play mentre è partita la messa in onda in chiaro su Rai 2 – divenendo uno dei nuovi protagonisti. Arriva da Milano nell'ipm di Napoli e si mostra subito privo di qualsiasi empatia. Figlio d’arte (i genitori sono gli attori e registi Monica Faggiani e Arturo di Tullio), ha 18 anni ed è milanese: a Fanpage.it ha raccontato come si è preparato per entrare in connessione con il suo personaggio, rivelando i consigli ricevuti dal regista Ludovico Di Martino. Cambiare città per diversi mesi è stato un cambiamento importante e formativo, in particolare Napoli lo ha accolto con molto calore: "L'ho sentita più sicura di Milano".
È cambiata la tua vita con il successo di Mare Fuori?
Non è cambiata più di tanto, però mi sento di aver avuto una buona opportunità che voglio sfruttare al meglio. Sento un po' di pressione, ma la prendo come una specie di sfida, la vivo in modo positivo. Gli amici sono sempre gli stessi, sono contenti per me.
In che modo sei entrato a far parte del cast?
Volevo iniziare a fare qualche lavoretto per portare qualche soldo a casa, quindi ho chiesto a mia madre di scrivere all'agenzia (che si occupava dei casting, ndr). Mia madre è un'attrice di teatro, quindi la conosceva. Ho inviato delle foto e mi hanno ricontattato. Dopo tre settimane pensai che non mi avrebbero preso. E invece mi hanno chiamato.

Sei stato felice, immagino.
Sì, è stata un'esperienza bellissima che farei altre milioni di volte.
Interpreti un personaggio, Federico, violento, razzista, omofobo, privo di empatia. Come hai lavorato per entrare in connessione con lui?
Dopo la sceneggiatura, vai a costruire il background del personaggio, cerchi di metterti nei suoi panni per capire le sue emozioni e i motivi dei suoi comportamenti. Un attore, comunque, ci mette del suo.
Il regista, Ludovico Di Martino, è stato d'aiuto prima che arrivassi sul set?
All'inizio abbiamo fatto un gruppo (Whatsapp, ndr) con con i ragazzi nuovi, ci ha fatto fare vari esercizi, ci ha aiutato molto. Ad esempio, siamo stati in un bar, poi in camera, per un'ora, senza telefono, senza fare niente, guardando il soffitto, per capire come ci si sente in cella.
Cosa pensavi mentre eri in camera, isolato da tutto?
Ho cercato di immaginare che non potevo uscire da quella camera. Volevo capire il punto di vista di una persona chiusa in cella con il desiderio di uscire, con l'ansia di non poterlo fare.
Federico nell'IPM di Napoli, insieme all'amico Samuele, si rende spesso protagonista di violenti risse.
Alcune scene sono state più complicate perché ho dovuto tirare in ballo i miei sentimenti per farla sembrare più realistica. Nel momento in cui picchiano me e Samuele, mi arrabbio molto. La recitazione ti arricchisce, è un dare e un ricevere.
Cosa rappresenta quella piccola croce tatuata sul volto del tuo personaggio?

In realtà non c'è nessun significato particolare, è una croce estetica, un tatuaggio.
Per le riprese di Mare Fuori 5 ti sei trasferito per alcuni mesi a Napoli. Come hai vissuto questo cambiamento?
Inizialmente ero spaventato dal cambiamento in generale, ma Napoli è una città calda, bella, l'ho sentita più sicura e tranquilla di Milano. I ragazzi (del cast, ndr), il regista, hanno accolto subito i nuovi ingressi come me.
Di questa esperienza, cos'è tornato con te a Milano?
Vivere fuori dalla tua città per tre mesi, a 17 anni, in un ambiente lavorativo totalmente nuovo, nel quale stai facendo una cosa che ti sta appassionando, sicuramente ti fa cambiare il punto di vista su tante cose.

Come sei stato accolto a scuola, dai tuoi compagni di classe, dopo l'impegno con la serie tv?
Ho ricevuto tanti complimenti dai miei amici. Sono contento che Federico sia molto odiato, perché è meglio essere odiati che creare indifferenza. Tra l'altro, generare odio intorno a lui era lo scopo del mio personaggio.
In un'intervista al settimanale Chi hai raccontato che sei stato molto autocritico.
Sicuramente un attore non sarà mai soddisfatto al 100%. Sono sicuro di poter fare molto meglio di quello che ho fatto in Mare Fuori. Facendolo, impari, e alla fine dell'esperienza mi sento più bravo rispetto a quando avevo iniziato.
Tua madre, Monica Faggiani, è attrice e regista, e anche il tuo papà, Arturo di Tullio, è un attore. Sono stati loro a trasmetterti la passione per la recitazione?
No. Tutto è nato con Mare Fuori. Questo mondo mi attirava, ma non avevo mai pensato di provarci. L'arte, in generale, mi ha sempre attirato.
Intendi studiare recitazione e proseguire la tua carriera in questo mondo?
Sì, sto studiando all'Accademia.
Ti dedichi anche alla musica, in particolare alla trap. Hai qualche singolo in uscita?
No, al momento niente però ho un bel progetto in cantiere.



