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Grande Fratello 2024/2025

Grande Fratello, Scheri replica al Codacons al posto di Berlusconi: “Non è trash”, l’Associazione: “Violenza e sesso esplicito”

Il Direttore di Canale5 spiega anche perché Pier Silvio Berlusconi non ha replicato al Codacons: “Non può esercitare un controllo diretto su ogni dettaglio delle trasmissioni”.
A cura di Daniela Seclì
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Pier Silvio Berlusconi, Alfonso Signorini, Giancarlo Scheri
Pier Silvio Berlusconi, Alfonso Signorini, Giancarlo Scheri
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Nei giorni scorsi il Codacons ha scritto una lettera a Pier Silvio Berlusconi, chiedendogli di intervenire con delle sanzioni nei confronti degli autori per mettere un freno alla presunta deriva del Grande Fratello. Il riferimento era a "dinamiche discutibili all’interno del programma, talvolta al limite del rispetto della dignità umana". A rispondere alla lettera è stato il direttore di Canale5 Giancarlo Scheri.

Perché Pier Silvio Berlusconi non ha risposto al Codacons

AdnKronos ha visionato la lettera con la quale Giancarlo Scheri ha replicato al Codacons. Il direttore di Canale5, innanzitutto, ha precisato perché non è stato Pier Silvio Berlusconi a replicare alle osservazioni del Codacons e dell'Associazione Utenti Servizi Radiotelevisivi (AssoURT):

Mi permetto di rispondere alle vostre osservazioni, evidenziando come il programma (Grande Fratello, ndr), a nostro avviso, rispetti norme e regolamenti e, senza dubbio, la dignità umana. […] Pier Silvio Berlusconi, pur avendo tracciato una chiara linea editoriale per un'offerta televisiva moderna e di qualità, non può esercitare un controllo diretto su ogni dettaglio delle trasmissioni. È compito delle produzioni e della direzione di rete garantire il rispetto di tali principi.

Scheri: "Non bollare il Grande Fratello come trash a causa di singoli episodi"

Giancarlo Scheri ha spiegato che il Grande Fratello esiste da anni e ha sempre appassionato gli spettatori. Il direttore di Canale5, tuttavia, precisa che in ogni contesto in cui si verificano interazioni tra persone – proprio come accade nei reality – è possibile che si verifichino dei fatti talvolta poco edificanti:

Come in ogni contesto di interazione tra persone reali, possono verificarsi episodi più o meno edificanti e, quando emergono situazioni eccessive, la rete interviene con attenzione. Tuttavia, bollare un intero programma come ‘trash' a causa di singoli episodi sarebbe una semplificazione ingiusta e fuorviante.

Scheri non ha dubbi, il terreno dove i contenuti sfuggono "a ogni forma di regolamentazione è il web". Poi fa riferimento al "materiale estremo e accessibile senza alcun filtro" presente sui social network. Al contrario, grazie al parental control, la televisione dà sempre modo di decidere cosa vedere e cosa evitare. E ha concluso:

Infine, va detto che la televisione italiana si mantiene ben lontana dagli eccessi che si vedono in altri Paesi. In molti contesti internazionali, reality e show di intrattenimento propongono spettacoli decisamente più provocatori. Mediaset, pur puntando su un'offerta televisiva dinamica e coinvolgente, garantisce un livello di attenzione e rispetto per il pubblico che non è affatto scontato.

La controreplica del Codacons

Il Codacons non è apparso contento della lettera di Giancarlo Scheri. La replica dell'Associazione dei Consumatori è durissima: "Non si possono ignorare episodi di bestemmie, atti osceni, sesso esplicito e comportamenti violenti che non solo sembrano essere stati trasmessi senza un’adeguata moderazione, ma talvolta persino spettacolarizzati". Quindi cita episodi risalenti alle passate edizioni:

Ci si permette di richiamare specifici precedenti sanzionatori che hanno colpito il programma ossia la sanzione dell’Agcom del 2011 pari a Euro 51.540,00 inflitta a Mediaset per le espressioni blasfeme pronunciate in più puntate da alcuni concorrenti del Grande Fratello; la squalifica di Edoardo Donnamaria (GF Vip 2023) ossia l’immediato provvedimento preso dalla produzione del Grande Fratello Vip per atteggiamenti irrispettosi nei confronti di un’altra concorrente ed ancora, altro caso similare le squalifiche di Ginevra Lamborghini e Giovanni Ciacci (GF Vip 2022) dove la prima per aver espresso frasi che incitavano al bullismo, il secondo eliminato tramite televoto flash per comportamenti inadeguati.

Il Codacons, dunque, rimarca ancora una volta la necessità di un controllo rigoroso e assicura che la richiesta fatta non aveva l'intento di interferire nella libertà editoriale di Mediaset ma era "un legittimo richiamo alle Vostre precise responsabilità legali e deontologiche". Codacons invita Mediaset "a prendere provvedimenti concreti affinché tali episodi non si ripetano e a garantire che i propri programmi rispettino pienamente la normativa vigente".

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