Eva Grimaldi e Imma Battaglia vittime di abusi: “Da bambine siamo state molestate, non abbiamo detto niente”

Eva Grimaldi e Imma Battaglia raccontano il loro amore a Silvia Toffanin, augurandosi di poter stare insieme "fino all'ultimo respiro". Ospiti della puntata di Verissimo in onda sabato 22 marzo, parlano anche dei momenti difficili che hanno attraversato, entrambe vittime di molestie quando erano solo delle bambine.
Eva Grimaldi gelosa di Imma Battaglia: "Ho buttato le lettere delle sue ex"
Eva Grimaldi racconta con gioia la storia d'amore con Imma Battaglia, celebrata con unione civile nel 2019. Nel passato di quest'ultima, però, qualche ombra. "All'inizio mia madre non accettò la mia omosessualità. Sono di un paese di provincia, negli anni '80 mia mamma aprì una lettera di una mia fidanzata e rimase scioccata – racconta Battaglia – Mi disse che ero malata e che sarei dovuta andare da un medico. Usò epiteti pesanti. Andai via di casa e per un anno non ci vedemmo". Con il tempo, però, i rapporti si appianarono. Eva Grimaldi non nasconde la gelosia che prova nei confronti della sua dolce metà: "Quando abbiamo traslocato nella casa nuova ho pulito la cantina. Ho trovato uno scatolone pieno di lettere d'amore per Imma. L'ho buttato. Erano innamorate pazze".
Eva Grimaldi: "Pentita per non aver portato avanti una gravidanza"
Eva Grimaldi: "A 30 anni, nel pieno della mia carriera, ho interrotto una gravidanza. È una ferita dentro di me. Non l'ho detto a nessuno, l'ho raccontato a Imma di recente. All'inizio della carriera devi fare una scelta, non avevo una posizione economica indipendente. Questa persona non lo sa. Non glielo dirò mai e non dirò mai chi è". Non è l'unico dolore che porta dentro. Nel salotto di Silvia Toffanin, ricorda anche le molestie subite quando era solo una bambina. Tra le lacrime, Eva Grimaldi racconta:
Andavo alle elementari, avevo nove anni. Questo amico di famiglia stava preparando la nostra casa nuova. Un giorno sono andata con lui a vedere la casa. Mi porta in camera. Non mi fa vedere il salone, la cucina. Lo trovo strano. Mi dice di mettermi sulla rete del letto, non c'era il materasso. Mi tira su le gambe e mi inizia a toccare le cosce. Non volevo che andasse oltre con la mano, ma non avevo la forza per fermarlo. Mi porta in bagno e comincia a masturbarsi. Giro la testa dall'altra parte per non vederlo ma lui mi tiene ferma lì. Mi ricordo che piangevo e lui mi chiedeva perché. Io gli rispondo che piangevo perché se mi avesse visto la Madonna mi avrebbe mandato all'inferno.
Anche Imma Battaglia ha vissuto un episodio simile, che l'ha segnata profondamente: "È successo anche a me quando avevo dodici anni. Era un amico di famiglia, un medico. Mi portò nel suo studio. Spense tutte le luci. Non capivo cosa volesse fare. Ero più grande di lei ma non avevo un'età che mi permetteva di reagire. Era tutto strano e terribile". Nessuna delle due ha avuto il coraggio di denunciare ciò che era successo. Eva Grimaldi ha parlato della vicenda solo in età adulta: "L'ho detto quando è venuto a mancare. Avevo paura. Ogni volta che lo incontravo mi aggrediva con uno sguardo che era come una minaccia. Nemmeno i miei fratelli lo sapevano".