Gianluca Gazzoli: “Ho un defibrillatore sotto il petto, i battiti troppo accelerati rischiavano di uccidermi”

Da intervistatore e protagonista della storia. Gianluca Gazzoli ha deciso di raccontare pubblicamente una parte della sua vita, che da tempo tiene custodita e lontano dai riflettori. Dopo aver intervistato nel suo podcast Passa dal BSMT il giocatore Edoardo Bove, a cui di recente è stato impiantato un defibrillatore sottocutaneo dopo l'arresto cardiaco durante Fiorentina-Inter, il conduttore ha rivelato: "Da quando ho 15 anni vivo con un defibrillatore impiantato sotto il petto. Il mio cuore, a volte, senza preavviso, inizia a battere sempre più forte".
Il racconto di Gianluca Gazzoli
L'ultimo ospite di Passa Dal BSMT di Gazzoli è stato Edoardo Bove. Il 22enne, giocatore della Fiorentina, ha raccontato come è cambiata la sua vita dopo l'arresto cardiaco avuto in campo lo scorso dicembre durante Fiorentina-Inter. Di recente, al ragazzo è stato impiantato un defibrillatore sottocutaneo ed è in attesa di sapere se potrà tornare o meno a giocare. Un vissuto che, per lo speaker, è stata l'occasione di riaprire un cassetto importante della sua storia personale. In un lungo post su Instagram ha infatti raccontato:
Da quando ho 15 anni vivo con un defibrillatore impiantato sotto il petto. Il mio cuore, a volte, senza preavviso, inizia a battere sempre più forte. La testa comincia a girare, piego la schiena, mi tengo il petto, a quel punto vedo tutto offuscato, sto per svenire ma rimango cosciente: aritmie ventricolari di grave entità. Per farla breve, il mio cuore raggiunge un numero elevatissimo di battiti al secondo fino a fermarsi completamente, per poi riprendere dopo pochi istanti. Ogni volta che il mio cuore supera i battiti consentiti, il defibrillatore scarica una serie di scosse che mi ribaltano a terra pur di tenermi in vita.
"Per 17 anni non l'ho mai raccontato per paura"
Una condizione delicata quella che Gazzoli vive da quando è ragazzo, che ha rappresentato una difficoltà ma anche l'occasione per non abbattersi mai: "I battiti troppo accelerati del mio cuore che hanno rischiato di uccidermi hanno anche scandito le tappe fondamentali della mia vita insegnandomi a non farmi mai abbattere, ad andare sempre a trecento all’ora e a sfruttare al massimo ogni occasione: a vivere, insomma, una vita che non mi potrei permettere". Per diverso tempo il conduttore di Passa da BSMT ha voluto tenere per sé questa situazione, ma ora più che mai crede che sia importante tornare a parlarne: "Per circa 17 anni non l'ho mai raccontato a nessuno per tante paura. Ma credo nel potere positivo della condivisione ed è per questo che ho deciso di parlarne ancora una volta, insieme a Edoardo Bove per raccontare la sua storia".