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Il trauma di Mario Giordano: “La mia voce gracchiante mi faceva stare male da ragazzo”

Intervista al conduttore di Rete4 che al Corriere della Sera parla dei problemi derivati dalla sua voce “gracchiante”: “Mi faceva stare male da ragazzo. Mi consigliarono di mettermi una barba finta”.
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Mario Giordano oggi è un popolarissimo conduttore, uno dei più amati del mondo del cosiddetto retequattrismo. Ma c'è stato un tempo in cui ha sofferto molto per la sua "voce gracchiante". È così che la chiama in una intervista rilasciata al Corriere della Sera: "La verità è che ci ho sofferto tanto, tantissimo. La mia voce gracchiante, con annesse difficoltà a pronunciare certe consonanti, mi faceva stare male anche da ragazzo". 

"Mi consigliarono di mettere una barba finta"

I problemi di Mario Giordano sono diventati sempre più acuti quando ha cominciato a fare il giornalista: "Nelle conferenze stampa mi mettevo sempre in ultima fila, cercando di stare il più possibile defilato. In quelle condizioni, tutto avevo messo in conto meno una cosa: fare la tv". Scriveva per "Il nostro tempo", un settimanale diocesano e doveva presenziare a una conferenza stampa con i russi durante la perestrojka:

Il direttore del settimanale diocesano per cui scrivevo, Domenico Agasso, mi dice “Giordano, vacci tu”. Poi però riflette, si figura la scena di me che con quella faccia e soprattutto quella voce faccio le domande a certi bestioni dell’Unione Sovietica, e mi fa, serio: “Scusa, Mario, ma non potresti almeno metterti una barba finta?

"La televisione è il contrario della carta stampata: un difetto diventa valore aggiunto"

Gli esordi in televisione grazie a Pinocchio di Gad Lerner. Mario Giordano lavorava nella redazione del programma, preparava le schede.

Mario Giordano agli esordi con "Pinocchio" nelle vesti del "Grillo Parlante"
Mario Giordano agli esordi con "Pinocchio" nelle vesti del "Grillo Parlante"

Un giorno Roberto Fontolan, che era il vice di Gad, mi propose di andare in video e di leggerle direttamente io. Ho capito solo dopo che per la tv valgono certe regole opposte rispetto alla carta stampata: nella prima un difetto forte, alla lunga, diventa un valore aggiunto.

Il rapporto con Berlusconi: "Non amava che andassi in onda con la giacca sbottonata"

Sul rapporto con Silvio Berlusconi, Giordano rivela d'essere diventato direttore di Studio Aperto senza averlo mai conosciuto:

Avevo parlato con Fedele Confalonieri, ovviamente con Mauro Crippa, e poi avevo conosciuto Pier Silvio, che aveva preso in mano le redini dell’azienda; Berlusconi padre invece non l’avevo mai visto. La prima volta capitò a una cena di Natale ad Arcore, quella con tutti i direttori». Impressioni: «Lui su di me? Dalla prima all’ultima volta che l’ho incontrato ha sempre criticato il fatto che stessi in tv con la giacca sbottonata […] Non riesco a stare con la giacca abbottonata né con la cravatta in ordine. Però Studio aperto funzionava alla grande: tantissima cronaca nera, moltissimi pezzi sul Grande Fratello, che fino ad allora non trovava cittadinanza nei notiziari, nemmeno in quelli di Mediaset.

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