Il testo di Volevo essere un duro di Lucio Corsi e il significato della canzone a Sanremo 2025

Il testo e il significato di "Volevo essere un duro", la canzone che Lucio Corsi presenta al Festival di Sanremo 2025. Per l'autore grossetano si tratta del suo esordio alla kermesse ligure. Del brano in gara al Festival l'autore dichiara: "Parla del fatto che questo mondo ci vorrebbe infallibili, solidi come le pietre e perfetti come i fiori senza dirci che i fiori sono appesi a un filo."
Ha lavorato al brano anche Tommaso Ottomano. Lucio Corsi riceverà, durante la kermesse, anche la targa MEI (Meeting degli indipendenti) come miglior artista emergente. La canzone sviluppa il proprio racconto sull'affrontare le aspettative del futuro e su come rifuggire dalla pressione di non esser diventati ciò che sognavamo da bambini. Qui il testo e il significato di Volevo essere un duro.
Il testo di Volevo essere un duro di Lucio Corsi a Sanremo 2025
Alcuni passaggi del testo integrale di Volevo essere un duro di Lucio Corsi. Qui il testo integrale su Sorrisi e Canzoni.
Vivere la vita
È un gioco da ragazzi
Me lo diceva mamma ed io
Cadevo giù dagli alberi
Quanto è duro il mondo
Per quelli normali
Il significato di Volevo essere un duro di Lucio Corsi
Lucio Corsi è tra i protagonisti sul palco del Festival di Sanremo 2025: per l'esordio assoluto da concorrente big, l'autore grossetano si esibisce con Volevo essere un duro. Ha lavorato al brano anche Tommaso Ottomano. L'autore utilizza una ballad retta da piano e archi per raccontare una favola sulle aspettative enormi del futuro e sulla pressione da performance. Attraverso immagini come "invece che una stella, uno starnuto" o "le lune senza buche son fregature, perché in fondo è inutile fuggire dalle paure" viene preparato il terreno fertile per una morale controcorrente: "Vivere la vita è un gioco da ragazzi, io volevo essere un duro, però non sono nessuno, non sono altro che Lucio". Nell'intervista disponibile su Rai Play, Lucio Corsi racconta così il brano: "Parla del fatto che questo mondo ci vorrebbe infallibili, solidi come le pietre e perfetti come i fiori senza dirci che i fiori sono appesi a un filo. Parla anche del fatto che spesso è facile non divenire quello che si sognava essere. Sono poche le persone che possono dire di essere diventate ciò che sognavano da piccoli. E magari spesso non sarebbe stata neanche la via giusta. A volte sogniamo di essere qualcosa che non è tanto meglio da ciò che siamo".




