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Angelo Pintus ricorda il disastro di Sanremo 2015: “La mia serata peggiore, sbagliai tutto ma quel flop mi salvò”

Angelo Pintus si racconta al Bsmt di Gianluca Gazzoli, ripercorrendo alti e bassi della sua carriera, tra cui l’arrivo a Sanremo all’apice del suo successo, nel 2015. Le cose non andarono per il meglio: “È come aver sbagliato un rigore in finale di Champions League. Devo rigiocare quella cacchio di finale, devo tornare lì”.
A cura di Andrea Parrella
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"La serata peggiore da quando ho iniziato da professionista questo mestiere". Così Angelo Pintus ricorda la sua esperienza a Sanremo nel 2015. Il comico, che sarà tra l'altro conduttore con Alessandro Siani della prossima edizione di LOL, si è raccontato nel podcast Bsmt di Gianluca Gazzoli, ripercorrendo i momenti più rilevanti della sua vita privata e della carriera professionale. Tra cui, appunto, l'occasione di presentarsi all'Ariston all'apice del suo successo.

Angelo Pintus ricorda il suo Sanremo

Era il 2015 e Angelo Pintus era proiettato verso un percorso importante, con i suoi spettacoli riempiva i palazzetti e quindi arrivava all'Ariston carico di una risonanza importante, che forse lo aveva illuso, come ha raccontato lui stesso, vista la performance poco convincente che ne sarebbe venuta fuori e le aspre critiche ricevute: "È stata la mia serata peggiore da quando ho iniziato da professionista questo mestiere. La ricordo ancora perché ho sbagliato tutto, non ci andai tranquillo. Dovessi andarci oggi ci andrei più sereno. Tutti mi convinsero a portare un pezzo pronto, mentre io non volevo. Dentro di me sapevo che dovevo andare a cazzeggio. Arrivai lì, non funzionò e andai nel pallone, completamente”.

"Ci fu la gogna, ho toppato"

Prima di lui su quello stesso palco ci era andato lo stesso Siani, che era stato criticato a sua volta. Il clima non era dei migliori: "Ci fu la gogna. Quella cosa mi ha massacrato dentro, ho toppato. Per alcuni il giudizio da lì non è mai cambiato. Quell’esperienza mi ha insegnato che avrei dovuto lavorare molto di più. Non ho dato il massimo, per quello sono arrabbiato dentro. Dopo 45 secondi ho capito che ero fottuto. C’era il gobbo a 4-5 metri e non riuscivo a leggero. Ero morto, ko”.

"Come aver sbagliato un rigore in finale di Champions League"

Una serata difficile, anche se oggi Pintus ritiene quel tonfo a Sanremo come un momento di svolta per il percorso che c'è stato dopo: Quella roba lì mi ha salvato la carriera. Arrivavo dal successo del Forum, pensavo ‘tutti mi amano’. In realtà no, nessuno mi conosceva. Allora ho ricominciato a lavorare, ho lavorato per anni, ma ancora non mi sono portato a pari." Resta un pizzico di amarezza, ma anche la motivazione per tornare proprio su quel palco, che di vittime ne ga fatte molte d'altronde: "È come aver sbagliato un rigore in finale di Champions League. Devo rigiocare quella cacchio di finale, devo tornare lì”.

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