Roberto Bolle: “A quasi 50 anni vivo con rigore ma chiedo meno al mio corpo. Dirigere La Scala mi piacerebbe”
Roberto Bolle è la rappresentazione della danza in Italia. Ballerino conosciuto in tutto il mondo per la sua bravura, alla soglia dei 50 anni continua ad essere un punto di riferimento e, al momento, non sembra essere intenzionato a fermarsi. A inizio gennaio, infatti, al Teatro Regio di Torino si esibirà con il suo Gala, Roberto Bolle & Friends, ma non mancheranno appuntamenti per i prossimi mesi.
L'amore per la danza nato per caso
Sulle pagine de La Stampa, Roberto Bolle racconta di aver trascorso le vacanze di Natale a Parigi, insieme alla sua famiglia che, da sempre, è il suo posto sicuro. Il legame con le sue radici è sempre stato fortissimo, sebbene abbia lasciato casa quand'era solamente un ragazzino:
Avevo solo 12 anni, soffrivo molto la lontananza da casa e la solitudine. Il loro appoggio è stato fondamentale. In maniera molto intelligente mi hanno permesso di scegliere senza alcuna imposizione. Sentendomi in difficoltà mi hanno lasciato libero di decidere se restare o meno. Ho così trovato la forza di superare le mie paure e ho capito quale fosse la mia strada.
Eppure la danza all'inizio non è stata una scelta pensata, bensì un incontro voluto dal caso che, però, gli ha cambiato la vita in maniera totalizzante:
Ero un ragazzino molto timido, insicuro, introverso che non aveva idea di quello che avrebbe fatto nella vita. La voglia di ballare è nata un po’ per gioco, a sei anni lo facevo davanti alla tv, una mia compagna delle elementari che frequentava un corso mi insegnava i passi e così per curiosità mi sono iscritto anch’io. È stata una scelta casuale ma la danza mi ha costruito come persona, forgiato il carattere, ancora prima come uomo che come artista.
Roberto Bolle alla soglia dei 50 continua a danzare
Da quando il ballo è entrato nella sua vita di tempo ne è passato parecchio e alla soglia dei 50 anni, Roberto Bolle si dice sereno, soddisfatto di quanto ha creato e raggiunto: "È da sei mesi che dico di avere 50 anni. Lo faccio in maniera tranquilla e rivendico la mia età con gioia e orgoglio. Vivere a questi livelli la mia passione mi fa sentire bene, sono contento. Mai avrei pensato di arrivare su palcoscenici internazionali". Solitamente l'età in cui i ballerini appendono le scarpette al chiodo si aggira intorno ai 47 anni, ma Bolle continua e svela il suo segreto:
La disciplina. Essere costante nel fare scelte di vita giuste: mangiare bene, riposare, fare attività fisica. Costa fatica rigore e sacrifici avere rigore e regolarità in tutto. Ad esempio, sia il 24 che il 26 dicembre sono andato a lezione. Ci sono giorni in cui vado in teatro anche se non ho voglia o se ho dolori. Mi alleno più dolcemente. Tanti ruoli classici interpretati in passato, oggi non li faccio più perché troppo pesanti per il corpo.
L'ipotesi della direzione della Scala
Diverso tempo fa, dichiarò che si sarebbe fermato a 40 anni, ma trascorsa un'altra decade quel momento non è ancora arrivato: "Man mano che vai avanti, in base a come ti senti, decidi cosa fare. Oggi non mi sono dato dei limiti. Ho appuntamenti fino a novembre 2025 ed è un tempo utile per capire cosa fare". Tra le possibilità che abbraccerebbe volentieri una volta smesso di danzare ce ne sarebbe una che lo renderebbe particolarmente contento:
Un’ipotesi di cui si è parlato è la direzione della Scala, è sul tavolo, ma non c’è nulla di certo. Mi piacerebbe. Sarebbe una bellissima opportunità per continuare a lavorare nel mio teatro, con la mia compagnia, anche se in ruolo diverso.