Justin Baldoni presenta una controquerela in risposta alla denuncia di Blake Lively
Dopo le accuse di molestie rivolte da Blake Lively al regista Justin Baldoni, con cui l'attrice ha condiviso il set del film It Ends With Us, i legali dell'attore hanno dichiarato che prepareranno una controquerela nei confronti dell'attrice.
La risposta degli avvocati di Justin Baldoni
Blake Lively, lo scorso 20 dicembre, ha presentato una denuncia di 80 pagine contro Baldoni, nella quale rendeva noti atteggiamenti inappropriati adottati dal regista sul set, aggiungendo anche dopo il lancio del film, sarebbe stata avviata nei suoi confronti una campagna di diffamazione. L'attore ha preso immediatamente le distanze da queste accuse, dopo le quali ci sono state non poche ripercussioni. Per questa ragione, stando a quanto riportato dal Daily Mail, Baldoni starebbe preparando una controquerela insieme al socio in affari, Jamey Heath e ai pubblicitari citati nella denuncia di Lively. Stando al quotidiano britannico, i documenti verranno depositati in tribunale dopo la fine delle festività e verteranno su punti ben precisi.
Su cosa verterà la controquerela di Baldoni
Secondo i legali di Baldoni, il team dell'attrice è responsabile di affermazioni diffamatorie nei confronti dell'attore e non il contrario; come già sostenuto dall'avvocato Freedman, i messaggi scambiati tra Lively e il team di Baldoni sono stati presentati fuori contesto, modificandone il significato e inoltre sono state costruite delle storie con le quali Baldoni è stato messo in cattiva luce sui giornali. Gli avvocati del regista ritengono che le azioni legali di Blake Lively siano state costruite per ripristinare la sua immagine pubblica, a seguito delle critiche negative che la stampa avrebbe indirizzato all'attrice durante la promozione del film.
Il sostegno di Hollywood a Blake Lively
Nel frattempo l'attrice ha ricevuto il sostegno della Sony Pictures, casa di produzione del film che, comunque, ha ottenuto un discreto successo di pubblico al botteghino, incassando 350 milioni di dollari. Anche il SAG-AFTRA, sindacato degli attori, ha manifestato supporto nei confronti dell'attrice: "Si tratta di accuse allarmanti e preoccupanti. I dipendenti hanno tutto il diritto di sollevare questioni di preoccupazione o di sporgere denuncia".