Vladimir Luxuria attacca gli artisti in supporto a Tony Effe: “Difendete le donne o le case discografiche?”
L'esclusione di Tony Effe dal Concerto di Capodanno a Roma si è trasformata in un caso. Da una parte chi lo difende, dall'altra chi si schiera contro il rapper. Se Mahmood, Mara Sattei, Lazza, Noemi e altri Big hanno mostrato solidarietà all'artista, Morgan, invece, ha puntato il dito contro il cantante e ha criticato il clamore suscitato dalla vicenda. Anche Vladimir Luxuria, tramite un post pubblicato sul proprio profilo social, si esprime sulla questione tirando in ballo Giorgia ed Emma Marrone: "Si fanno gli interessi delle donne o delle case discografiche?"
Vladimir Luxuria sul caso Tony Effe: "Sdoganiamo qualsiasi linguaggio misogino, violento o omofobo solo per non essere tacciati di censura?"
Vladimir Luxuria condivide sul suo profilo social uno scatto di Tony Effe accompagnato da un lungo messaggi in cui commenta la sua esclusione dallo show di Capodanno e la scelta degli artisti che lo hanno supportato. "‘Mi dici che sono un tipo violento Però vieni solo quando ti meno…' così ha cantato Tony Effe in un suo brano – scrive l'ex parlamentare – Mahmood e Mara Sattei decidono di non partecipare al capodanno a Roma in solidarietà contro il passo indietro del Campidoglio sull'esibizione del trapper romano. Emma e Giorgia parlano di censura". E ancora: "Quindi da ora in poi sdoganiamo qualsiasi linguaggio misogino, omofobo, contro i disabili, sul body shaming… perché chi si oppone a questo linguaggio viene tacciato di censura. Si fanno gli interessi delle donne o delle case discografiche?" Il messaggio si conclude con un tag a Emma Marrone e a Giorgia.
Emma, Giorgia e Noemi difendono Tony Effe
Tra le prime a schierarsi dalla parte di Tony Effe è stata Emma Marrone, che sulle sue storie Instagram scriveva: "Trovo che sia veramente un brutto gesto escludere Tony Effe dal concerto di Capodanno a Roma privando un ragazzo dell'occasione di esibirsi nella sua città. Non è una cattiva persona, non ha fatto male a nessuno. Ma è altrettanto un brutto gesto nei confronti della musica tutta e dell'arte in generale. Una forma di censura ‘violenta' che alle soglie del 2025 non si può tollerare e giustificare. Ti abbraccio Tony". Anche Noemi aveva criticato via social la scelta del Campidoglio, sottolinenando come la "censura degli artisti" non sia mai la soluzione. Dello stesso avviso anche Giorgia, che sul suo profilo personale parlava della musica come espressione di libertà "sia per chi la fa che per chi l'ascolta".