Don Matteo 14, svelato il mistero sulla morte di Patrizia Cecchini: la verità nella penultima puntata della fiction
Tra le serie più longeve della Rai, c'è senza dubbio Don Matteo, una delle produzione che nonostante sia ormai arrivata alla 14esima stagione, non smette di appassionare il pubblico, sebbene ci siano stati dei cambiamenti sostanziali, anche in fatto di personaggi. Nella puntata andata in onda martedì 17 dicembre, è stato risolto uno dei misteri che da anni, ormai, accompagnava i telespettatori, ovvero la tragica scomparsa di Patrizia Cecchini, figlia del maresciallo interpretato da Nino Frassica, che ben dieci anni fa, sposava nell'amatissima serie il Capitano Tommasi, interpretato da Simone Montedoro. La verità, finalmente, è stata svelata e giustizia è stata fatta.
Chi è il colpevole della morte di Patrizia Cecchini
Ci sono voluti dieci anni e almeno altre sei stagioni per arrivare a scoprire cosa fosse accaduto realmente a Patrizia Cecchini, investita da un auto tra l'ottava e la nona stagione, dopo che a seguito di non poche tribolazioni, aveva sposato l'amato Capitano Giulio Tommasi. Nella penultima puntata, andata in onda martedì 17 dicembre, vengono a galla una serie di indizi che portano alla verità, il tutto dopo l'incidente in cui Tommasi è rimasto ferito. Il luogo in cui è stato rinvenuto il Capitano è lo stesso dove Patrizia fu trovata senza vita e proprio lì Don Massimo ha trovato un orecchino, il Maresciallo vedendolo ritiene sia di sua figlia. Indagando, si scopre però che l'oggetto appartiene al maestro di teatro Dario Strasser. Massimo decide di affrontarlo e quest'ultimo confessa di essere stato lui a procurare l'incidente in cui la figlia del Maresciallo Cecchini perse la vita. La motivazione data al sacerdote è piuttosto farraginosa, dice di aver agito in quel modo perché Patrizia aveva scoperto che era ricaduto nel tunnel della droga e voleva denunciarlo.
L'uomo si chiude in teatro, promettendo a Don Massimo che il mattino seguente avrebbe confessato tutto ai carabinieri. Martina (figlia di Tommasi) ha ascoltato di nascosto tutta la conversazione e decide di parlare apertamente con Strasser. A distanza di qualche ora, però, il maestro viene trovato senza vita. La prima ad essere indagata per omicidio è proprio la ragazza, ultima ad averlo visto vivo. Tommasi, nel frattempo, si è risvegliato dopo l'incidente e saputo che la figlia è sospettata, decide di scoprire qualcosa in più sul passato di sua moglie, aiutato da Cecchini e Don Massimo. Patrizia, nel periodo in cui fu vittima dell'incidente, aveva aiutato una donna nella ricerca di una sua figlia che era stata rapita, la donna in questione era amica di Strasser e sua sorella Magda.
La rivincita del Maresciallo Cecchini
Magda, alla fine, si trova a dover confessare l'omicidio di Patrizia, ammettendo che suo fratello si era accollato la colpa dell'incidente per proteggerla. La donna, infatti, voleva far desistere Patrizia dal dichiarare quanto sapeva sul rapimento della bambina e cioè che rapirla era stato colui che allora era il suo ex capo, l'avvocato Paternò, che ascoltato, non fornisce una dichiarazione considerata attendibile. È Don Massimo a fare una proposta che darà una svolta alle indagini: fa analizzare il giocattolo che la mamma della bambina conserva ancora, sul quale ci sono tracce di sangue dell'avvocato. Paternò, quindi, confessa e ammette di aver ucciso Strasser e di aver investito Tommasi, perché temeva che avrebbe scoperto quanto fatto in passato. Il Maresciallo Cecchini, finalmente, ha avuto la sua rivincita e ha potuto arrestare l'uomo che spezzò la vita di sua figlia.