Paola Caruso: “Ho avuto attacchi di panico, spero di farcela per mio figlio. L’intervento è l’ultima speranza”
Nel salotto di Silvia Toffanin nel pomeriggio di domenica 15 dicembre si è accomodata anche Paola Caruso. La showgirl è tornata a parlare della delicatissima situazione di suo figlio, Michele, che a seguito di un'iniezione con un farmaco, poi rivelatosi tossico, ha subito dei danni permanenti ad un nervo che lo costringe a camminare con l'aiuto di un tutore. Con il piccolo, pochi giorni prima di Natale, Paola partirà per gli Stati Uniti, dove un medico le ha dato una speranza che suo figlio possa migliorare, almeno parzialmente, la sua condizione.
Il viaggio negli Stati Uniti per un nuovo intervento
"Sto facendo di tutto perché ho il rimorso di quello che è successo, sto cercando di risolvere quello che è successo al mio bambino" confida Paola Caruso a Silvia Toffanin una volta arrivata in studio per raccontare gli ultimi sviluppi della vicenda, così delicata e complessa, che ha coinvolto il suo bambino. I due partiranno per gli Stati Uniti, dove il piccolo Michele potrebbe sottoporsi ad un intervento piuttosto delicato:
Ho preso questa decisione di tornare lì di nuovo, di fare questo viaggio della speranza in tutti i sensi, nessun medico mi ha dato altra speranza di risolvere il problema di mio figlio, questo medico mi ha dato una possibilità di risolvere parzialmente al danno fatto, quindi vado a fare un esame che ci dirà se può fare questo intervento.
Caruso si dice preoccupata per il suo bambino, già operato una volta quando aveva solamente quattro anni: "Ha sopportato l’inimmaginabile" e ancora: "Io non vorrei fare l’errore di sottoporlo ad un intervento senza la garanzia di un risultato certo, devo sapere che se faccio operare mio figlio, ci sarà un certo esito".
Il timore di Paola Caruso per suo figlio
L'intervento, stavolta, è ancora più delicato e infatti dopo l'operazione il bambino dovrebbe stare immobile per diverso tempo: "Almeno due, tre mesi, vanno ad intervenire su tutte le terminazioni nervose è un intervento complicato". Paola confessa, tra le lacrime a Silvia Toffanin: "Sono terrorizzata, l’idea che mi portino via mio figlio, da sola, lì è difficile, sarò tutto difficile, è l’ultima speranza, ma lo devo fare per mio figlio". La showgirl parla, quindi, delle sue paure e degli attacchi di panico che si sono presentati in questo periodo:
Ti confesso, penso che molte mamme come me non dormono la notte, sono due anni e mezzo non ho quel sonno tranquillo, è bruttissimo, è una patologia importante, ho avuto degli attacchi di panico, si sono scatenati in maniera violenta, ho paura di non essere all’altezza di affrontare tutto questo. Ho paura da sola, mi inibisco. Lui è super carico vuole andare in America, togliersi il tutore, è la sua vocina, i suoi occhietti che mi dicono di non mollare. Ho rinunciato a tutto, per me è lui la mia priorità su ogni cosa, su me stessa, l’amore di una mamma è l’amore più forte del mondo.
In questo periodo così difficile, al suo fianco ci sono stati i pilastri della sua vita: la sua madre adottiva e la ritrovata mamma biologica. Paola racconta di aver perdonato sua madre naturale per averla abbandonata da bambina e si dice felice di aver ricostruito un rapporto così intenso con lei:
Sì, ho avuto una mamma che mi ha amato tutta la vita e quando mentalmente è venuta a mancare, per via dell’Alzheimer Ho trovato la mia mamma naturale, che mi sta aiutando, mi supporta, ama tanto Michele e anche Michele ci tiene a lei, è come se lui percepisse che il sangue è quello.
Il desiderio più grande è che, finalmente, possa trovare una risoluzione a questa situazione: "Mi auguro che questo Natale porti un miracolo a mio figlio, che guarisca" e parlando del suo bambino: "Lui è la mia roccia, dovrebbe essere il contrario, è talmente forte, è il mio piccolo guerriero".