L’alieno di Avanti un altro Leonardo Tricarico: “Non sono morto. Oggi ho 72 anni e sono in pensione, mi manca tanto la TV”
L'alieno di Avanti un altro non è morto. È opportuno partire da questo dato di fatto, visto che la smentita della famiglia non è bastata a fermare il continuo riproporsi della notizia infondata della sua morte. Leonardo Tricarico oggi ha 72 anni, è in pensione, è sposato da 48 anni con la moglie Chiara e ha tre figli. In un'intervista rilasciata a Fanpage.it ha voluto precisare: "Ditelo che sto bene, che non sono morto". Poi, ha raccontato la sua storia: dal giorno in cui Paolo Bonolis lo notò a Ciao Darwin e creò il personaggio dell'Alieno per lui a quando gli autori gli dissero che non avrebbe più fatto parte del Minimondo. Nel suo racconto anche il ricordo di Big Jimmy, Girolamo Di Stolfo, scomparso nel 2015:
Continuano a scrivere che sono morto. Non capisco perché, è brutto dire queste cose. L'addio ad Avanti un altro non è stata una mia decisione. Dopo undici anni gli autori hanno detto: "Basta con l'alieno". Non mi hanno più chiamato. Mi è dispiaciuto, ci penso sempre. Paolo Bonolis? Non l'ho più sentito. Oggi ho 72 anni e sono in pensione, non lavoro, faccio il casalingo. Mi alzo, vado in piazza o in posta a pagare le bollette. Ma ovunque vada, mi riconoscono e mi chiedono le foto. Da 48 anni sono sposato con mia moglie Chiara. È importantissima per me, mi dà forza.
L'alieno di Avanti un altro oggi, Leonardo Tricarico ha 72 anni
Partiamo dal principio, prima di diventare un personaggio televisivo facevi il falegname. Come ti sei ritrovato a lavorare in TV?
Ho fatto un provino per Ciao Darwin. Da lì, mi ha scoperto Paolo Bonolis. Un giorno mi ha chiamato e mi ha detto: "Devi fare la trasmissione Avanti un altro". E così sono diventato l'Alieno. Un'esperienza che è durata undici anni.
Quindi l'Alieno lo ha inventato Paolo Bonolis?
Sì, è stata un'idea sua. Mi chiamò nel suo studio: "Devi fare il personaggio dell'alieno, vai in sartoria, ti prendono le misure dell'abito e quando è tutto pronto ti chiamo e cominciamo a registrare". Però le battute erano roba mia.
Quella lunga introduzione che caratterizzava il tuo personaggio è farina del tuo sacco.
(Leonardo Tricarico la recita a memoria, tutta d'un fiato ndr). Io sono l'alieno, voi chi siete? Voi chi siate? Da dove veniate? Dove andate? Quando tornate? Quando scendete? Quando si arriva? Che ore sono? Ma che ore sono? Quando si mangia? Ma quando si mangia? Ho bisogno di mangiare! Sono tanti i misteri dell'universo. Voi fate domande ch’io tengo risposte, io sono l'alieno. Prego, hahahahaha!
Come nacque questo tormentone?
Mi chiesero di dire solo: "Quando si mangia?". Io allungai la frase, gli autori mi sentirono e dissero: "Va bene così Leo, fai come dici tu". Ogni volta aggiungevo qualche parola.
Che ricordo ti è rimasto degli undici anni trascorsi ad Avanti un altro?
Ricordo che all'inizio dietro le quinte, prima di entrare, ero emozionato, avevo un tremolio alle gambe, poi quando si aprivano le porte cominciavo a parlare e mi caricavo.
Sei stato uno dei personaggi più amati. Anche i bambini guardavano con piacere il momento dedicato a te.
Tutti, tutti. Per 11 anni, bambini, grandi, nonni. Ancora oggi quando sono in giro mi fermano sempre: "Alieno, alieno facciamo una foto". Mi chiedono perché non vado più ad Avanti un altro. Sui social scrivono: "Vogliamo l'alieno".
Ti riconoscono e ti accolgono con affetto.
Non mi hanno dimenticato anche se manco da anni da Paolo Bonolis e hanno cambiato tutto, mettendo altri personaggi.
L'addio ad Avanti un altro e il rapporto con Big Jimmy
Tu eri molto legato a Girolamo Di Stolfo, Big Jimmy di Avanti un altro, morto nel 2015.
Avevamo un rapporto da fratelli. Dietro le quinte, prima di entrare, studiavamo cosa fare insieme. Non era un copione, improvvisavamo: "Io ti passo in mezzo alle gambe, poi tu mi prendi e mi butti" (ride, ndr). Era un bravo ragazzo.
Nel 2016 hai annunciato l'addio al programma di Paolo Bonolis: "La mia astronave non potrà più atterrare ad Avanti un altro, vi saluto tutti portandovi nel cuore”. È stata una tua decisione?
No. Dopo undici anni gli autori hanno detto: "Basta con l'alieno". Hanno deciso loro. Sono andato a fare l'ultima puntata e come sempre gli ho chiesto: "Come rimaniamo?". E loro: "Ti chiamiamo noi". Non mi hanno più chiamato, allora li ho chiamati io e mi hanno detto: "Per il momento dobbiamo cambiare, è sempre l'alieno da undici anni, dobbiamo portare altri personaggi, funziona così".
Torneresti ad Avanti un altro?
Non dipende da me, se mi chiamano io vado. Per il momento sono fermo. Mi è dispiaciuto lasciare il programma e mi dispiace ancora. Ci penso sempre. Almeno per un po' di anni potevo andarci ancora.
Con Paolo Bonolis nessun contatto, fu lui a inventare il personaggio dell'Alieno
Con Paolo Bonolis vi siete più sentiti?
Non l'ho più sentito. Sono in contatto con alcuni autori, con chi gestiva tutto il Minimondo, con l'autista che mi portava avanti e indietro. Ci chiamiamo, ci facciamo gli auguri.
Oggi hai 72 anni.
Compiuti ad aprile.
Come sono le tue giornate?
Sono in pensione, non lavoro, faccio il casalingo. Mi alzo, vado in piazza, poi ai negozi, vado in posta a pagare le bollette. Ma ovunque vada, mi riconoscono sempre e ricominciano: "Facciamoci una foto! L'alieno, l'alieno! Perché non vai più da Paolo? Senza di te il programma non mi piace".
Oggi ti consideri un uomo sereno?
Per il momento sì, però mi manca tanto la TV, mi piacerebbe se mi chiamassero per partecipare a qualche trasmissione.
La vita privata: la moglie Chiara, i tre figli, la notizia falsa della sua morte
Da 48 anni sei sposato con Chiara.
Mia moglie è importantissima per me. Mi dà forza. Quando facevo le serate, veniva con me e mi sistemava i capelli. Sono andato dappertutto sempre insieme a lei: nelle discoteche, nei pub, in Sicilia, in Sardegna.
Che padre sei con i tuoi tre figli?
Giochiamo tanto, non sono severo. Mia figlia fa la casalinga, l'altro fa il pittore, la grande è sposata. Sono nonno, l'ha saputo? Ho un nipotino che si chiama Ivan.
Lo scorso anno i tuoi figli sono intervenuti per smentire la notizia della tua morte. Come hai reagito leggendo quelle falsità sul tuo conto?
Ancora adesso continuano a scrivere che sono morto. Ho fatto anche dei video per dire che l'alieno è vivo. Non capisco queste persone…è brutto dire che sono morto. Ditelo che sto bene, che non sono morto.
I tuoi profili social sono fermi da anni.
Non li uso più, ho un telefonino normale. Prima li usavo giusto quando incontravo le mie figlie.
Hai detto che ti piacerebbe tornare in TV, cosa vorresti fare?
Qualsiasi cosa. Sono gli autori che decidono, funziona così.