Veronica Peparini e Andreas Muller: “Maria De Filippi ci ha sostenuti. Le cattiverie sulle nostre figlie frutto di un disagio”
In amore non ci sono regole. Nessuna differenza caratteriale o anagrafica conta davvero se il sentimento è reale. Lo sanno bene Veronica Peparini e Andreas Muller, genitori di Penelope e Ginevra, fidanzati da 8 anni e con 25 di differenza (28 lui e 53 lei), che si sono scelti prima di tutto e tutti. "Il limite dell'età non ce lo siamo mai posto davvero, la voglia di avere dei figli insieme era tanta", ha raccontato a Fanpage.it la coreografa.
La loro storia d'amore è nata ad Amici, lei professoressa e lui allievo, poi vincitore della sua edizione. Nella scuola però nessun contatto, come ha precisato il ballerino e ora coreografo: "Tutto volevo tranne che trovarmi da solo con lei in un corridoio della scuola. All'inizio non è stato stato facile accettare questo sentimento, anzi, in un certo senso cercavo di reprimerlo". Nonostante le difficoltà, nessuno li ha mai ostacolati: "Maria De Filippi ci ha sempre appoggiati".
Siete reduci dall’esperienza de La Talpa, che vi ha messo alla prova come coppia e come concorrenti. Contenti o pentiti di aver accettato?
Veronica: All'inizio eravamo un pò titubanti, soprattutto io, perché non mi vedevo all'interno di quella dinamica. Invece ad oggi La Talpa la rifarei. È stata un'esperienza molto bella, non ce ne siamo assolutamente pentiti.
Andreas: Siamo molto felici di aver partecipato, ci siamo divertiti e messi alla prova in modo diverso. Veronica ha combattuto le sue paure, io invece avevo piacere ad affrontare le sfide fisiche.
La chiusura anticipata del programma è stata una sorpresa?
A: Noi abbiamo giocato il nostro ruolo, quello che succede nei palinsesti è imprevedibile e non potevamo immaginarlo. Ci è dispiaciuto, però sappiamo anche che non è dipeso da noi.
V: Chi ha creato questa edizione del programma ha fatto del suo meglio, però poi il pubblico è sovrano ed è anche una questione di numeri. L'importante è che chi l'ha seguito si sia divertito.
C’è qualcosa che grazie a questa esperienza avete capito in più uno dell’altra?
A: Veronica è una cagasotto (ride, ndr) però è stata brava ad affrontare tutte le sue paure, quindi è sicuramente un esempio di donna e mamma. Poi ho scoperto che per quanto abbia sempre detto che non avrebbe mai fatto un reality, in realtà è proprio portata per questa dinamica perché ha dato spettacolo. Mi sono divertito a osservarla mentre ‘esplodeva'.
V: Andreas è stato in grado di supportarmi anche in questa occasione, sotto pressione, mi ha lasciato fare ma è sempre stato al mio fianco.
Abbiamo visto una Veronica più sincera e diretta, mentre un Andreas più calmo e riflessivo. Siete l’opposto anche nella vita di tutti i giorni?
A: Io sono quel tipo di persona che prima di arrabbiarsi conta, mentre lei non lo fa.
V: Sono più istintiva, quando mi arrabbio spesso non mi controllo. A volte facciamo delle litigate immense per cose molto banali, come la gestione della casa. Lui è fissato con la pulizia, quindi se c'è qualcosa fori posto me lo fa notare, io invece sono più tranquilla da questo punto di vista. Diciamo che non siamo una coppia silenziosa (ride, ndr).
Veronica, hai raccontato che quando hai scoperto l’età di Andreas ti è preso un colpo. Ti spaventava il fatto che avesse 25 anni in meno di te?
V: All'inizio sì. Non pensavo di innamorarmi di lui e di creare insieme una famiglia, non me lo sarei mai aspettata.
L'età è mai stata un limite?
V: Per quello che siamo riusciti a costruire no, però molte volte ho pensato a come sarebbe andata avanti la relazione. La differenza di età era tanta, ma anche la voglia di avere dei figli insieme. Alla fine però il limite non ce lo siamo mai posti veramente, non ci abbiamo mai ragionato troppo.
A: Sono una persona molto riflessiva, ma in amore non si può esserlo. Le persone si limitano a pensare ‘come fai a metterti con una donna di 25 anni più grande' o nel suo caso ‘come fai a stare con un ragazzo più piccolo di 25 anni', ma se si tiene conto dei numeri forse il sentimento non è reale.
Secondo voi oggi è ancora un tabù al femminile?
A: Assolutamente sì. Quando è un uomo a stare con una donna più piccola non c'è tutto questo caos, al contrario lei diventa automaticamente la mamma o la nonna perché per cattiveria siamo abituati così. All'inizio ci stavamo male, oggi invece siamo diventati forti da questo punto di vista, tanto qualsiasi cosa fai le persone ti giudicheranno in ogni caso.
Facendo un passo indietro, il vostro amore è nato ad Amici. Come gestivate il lato professionale e quello sentimentale?
V: La nostra relazione in realtà si è consolidata dopo che lui ha vinto il programma, anche se sicuramente il sentimento era nato già prima. Nella scuola però cercavamo di evitarlo in tutti i modi. Ovviamente non è stato facile per niente e per nessuno, anche perché avevamo dei ruoli ben definiti, io insegnante e lui allievo.
A: Forse per me è stato un po' più facile perché avevo in testa la distrazione del programma, ero concentrato sull'obbiettivo di arrivare fino alla fine e vincere. Quando ero in sala vivevo il momento e provavo delle sensazioni molto positive nei suoi confronti, ma siamo stati bravi e non abbiamo mai cercato di approfondire il nostro rapporto prima che il talent finisse.
Maria De Filippi cosa ne pensava?
V: Mi sono sempre sentita appoggiata da lei e in generale nessuno ci ha mai ostacolato. Questo è stato un aspetto importante che ci ha permesso di continuare a lavorare insieme nel programma anche dopo.
A: Ci ha supportato e continua a farlo ancora oggi, magari più silenziosamente.
Il vostro primo bacio è stato ad Amici?
V: No, nella scuola sarebbe stato impossibile per una questione di incastri. Ci vedevamo solo in sala e poi in studio durante la puntata, non c'era quel tipo di contatto.
A: Tutto volevo tranne che trovarmi da solo con lei in un corridoio della scuola. All'inizio non è stato stato facile accettare questo sentimento, anzi, in un certo senso cercavo di reprimerlo, facevo la mia lezione e tornavo dagli altri concorrenti. Amici per me era il sogno, ero concentrato sul mio percorso.
Tornereste a lavorarci?
V: Ad Amici ho passato 10 anni della mia vita, ogni volta è come tornare a casa. Perché no, non rifiuterei mai.
A: La penso esattamente come Veronica.
Tra qualche mese le vostre figlie Penelope e Ginevra festeggeranno il loro primo compleanno. Il primo anno da genitori è stato come ve lo aspettavate?
V: Per me è stata una scoperta, avere due gemelline dentro casa è un qualcosa che non puoi immaginare finché non lo vivi. È stato un anno pieno di impegni, in cui abbiamo lavorato e siamo riusciti a incastrare tutto.
A: Mi sento rinato grazie a loro. Sono riuscito a dare alla vita e a tutto ciò che mi circonda dei valori ben precisi, un cambiamento prima all'esterno e poi all'interno.
Veronica, ti ha mai spaventata l’idea di diventare madre a 52 anni?
V: Sicuramente è stata una gravidanza più consapevole rispetto alle altre due (è mamma di Olivia e Daniele dal precedente matrimonio con Fabrizio Prolli, ndr) perché ho un'età diversa, ma non avevo paura del mio corpo. Fisicamente sono abbastanza forte, mi spaventava il fatto che fosse gemellare. I 52 anni invece li vedevo come un miracolo.
Quando siete partiti per La Talpa sui social in molti vi hanno accusati di aver abbandonato le bambine.
A: Eravamo sicuri della nostra scelta, ma evidentemente la percezione che si ha di noi dietro un telefono è quella di due persone che lasciano le proprie figlie sole o che sono pieni di badanti in casa. Spoiler non ne abbiamo nemmeno una, ci pensano i nonni. Eravamo già pronti a quello che ci avrebbero scritto.
Il commento pù cattivo?
A: Ci dicono che abbiamo delle figlie orrende o anche frasi come ‘lui cambierà i pannolini e lei si cambierà i pannoloni’. Oggi mi fanno quasi sorridere queste parole perché capisco che arrivano da persone magari invidiose o che stanno attraversando un momento difficile. Sui social c’è il diritto di dire quello che si vuole e la libertà di pensiero si è trasformata in cattiveria. Prima a rispondere ci pensavo, ma da quando sono nate le bambine neanche ci provo, preferisco usare il mio tempo per stare con loro.
Al matrimonio ci pensate?
A: Per noi l'obbiettivo più grande della relazione era sicuramente fare quello che abbiamo fatto, cioè diventare genitori.
V: Non abbiamo delle regole, non escludiamo nulla.