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Maria De Filippi non sbaglia un colpo, con This is me ha messo le mani sulla storia di Mediaset

This is me segna l’affermazione di Silvia Toffanin in prima serata, ma è prima di tutto un numero di Maria De Filippi, che in un sol colpo realizza un contenitore per valorizzare il marchio di Amici, si fa sponsor della conduttrice e si candida a occuparsi delle teche Mediaset, un territorio fino ad ora inesplorato.
A cura di Andrea Parrella
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Si è chiuso con il 21% di share This is me, il debutto di Silvia Toffanin in prima serata su Canale 5 con un programma tutto suo. Un'operazione fortunata, celebrata con la presenza di Pier Silvio Berlusconi nell'ultima puntata, di cui si parlerà certamente nelle prossime settimane. L'operazione di This is Me, per ovvie ragioni, non è una trasmissione come le altre e si tratta di un successo che Mediaset rivendicherà per molto tempo, date le sue caratteristiche.

Silvia Toffanin trova il suo spazio

In primis è, appunto, l'affermazione di Silvia Toffanin in una nuova fascia oraria, dopo la lenta ma progressiva affermazione del suo Verissimo come il programma per eccellenza delle interviste dal taglio emotivo e sentimentale, l'altra faccia di Belve sostanzialmente. Al di là del suo carisma alla conduzione, aspetto sul quale restano dei passi avanti da fare, Toffanin pare aver trovato definitivamente la sua cifra, il suo spazio di racconto con This Is Me.

Pier Silvio Berlusconi tira un sospiro di sollievo

Ne godrà Pier Silvio Berlusconi, che esulta per questa produzione Fascino piazza e in un comunicato manda "un grazie speciale a Silvia che ha condotto queste tre serate evento con il suo stile inconfondibile, unendo calore e professionalità". Per l'amministratore delegato un sospiro di sollievo in una stagione che si sta rivelando complessa sotto il profilo dell'appeal sul pubblico di alcune produzioni, tra un GF indebolito dall'usura e il flop evitabile de La Talpa. Con This is Me, Mediaset realizza il primo programma di punta che punta a valorizzare la storia dell'azienda, il materiale di archivio, un processo su cui l'azienda, nell'era della nostalgia televisiva, ha dimostrato di essere ancora molto indietro.

La furbata di Maria De Filippi

È, manco a dirlo, un successo di Maria De Filippi. Per lei l'operazione di This is Me non è solo redditizia, ma coglie con furbizia due piccioni con una fava, dimostrando sempre più la sua aspirazione demiurgica: da una parte crea un contenitore per le conservazione della storia del suo marchio più forte, un bacino con risorse inesauribili; dall'altra risparmia le energie per concentrarsi sul presente e il futuro di Amici, in un certo senso "scaricando" su qualcun altro un passato glorioso che talvolta le ha dato anche delle noie, viste le dichiarazioni di alcuni nomi storici del talent che, esaurita la fama, non si sono risparmiati dal criticarlo e criticare la stessa conduttrice, facendolo per altro in contesti di reti televisive e programmi che nulla hanno a che fare con Fascino. E se This Is Me fosse solo il primo esempio di un progetto teche Mediaset affidato a Fascino?

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"L'avvenire è dei curiosi di professione", recitava la frase di un vecchio film che provo a ricordare ogni giorno. Scrivo di intrattenimento e televisione dal 2012, coltivando la speranza di riuscire a raccontare ciò che vediamo attraverso uno schermo, di qualunque dimensione sia. Renzo Arbore è il mio profeta.
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