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Belve 2024

Fabio Volo sul “puttanun” ad Ariana Grande: “Parla alle bambine che poi si mettono a quattro zampe per imitarla”

Nel corso della lunga intervista a Belve, Fabio Volo è tornato su quel “puttanun” detto in radio ad Ariana Grande: “Il tema era serio. Quella cantante parla a delle bambine in prepubertà. Non c’è la sessualità nella prepubertà e i bambini non capiscono la sessualità e vanno per imitazione”.
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L'ultima intervista della terza puntata di Belve è dedicata a Fabio Volo. Scrittore, attore, conduttore, alle domande di Francesca Fagnani ammette: "Sono invecchiato, è passata la fase in cui avevo fame". Sulle critiche da scrittore: "A un certo punto della mia vita si è aperta una discussione: Fabio Volo è uno scrittore si o no? Sono diventato un segnaposto. Tutti si dimenavano su questo dibattito". 

"Faccio fatica a prendermi sul serio"

Fabio Volo ha spiegato che caratterialmente non riesce a prendersi sul serio, o farsi prendere sul serio. Nel corso dell'intervista ha spaziato con una serie di esempi sulla sua vita, da Ulisse a Bukowsi:

Faccio fatica a prendermi sul serio, o che la gente mi prenda sul serio. A volte dico cazzate che poi negli anni si scoprono cose sagge, e viceversa. Se serve, sono bugiardo. Ho avuto una fase dove sono stato più strafottente, ora non sono più una belva e un calcolatore, perché ho vinto. Ulisse è la metafora dell'uomo circolare verso se stesso, quello che si chiede: chi sono e quanto valgo. Non sono l'uomo alfa e vado d'accordo con gli uomini. Mi piace più sedurre che combattere con gli uomini. Mi distraggo quando una persona si annoia.

I debiti del padre e il rapporto con lui

Sul rapporto con il padre, pieno di debiti nella sua panetteria: "Quando tu non hai potere economico, chiunque ne abbia uno piccolo – il direttore di banca, il notaio, l'ufficio di igiene che arriva in negozio – tu non hai nessun'arma per difenderti. Quella frase di mio padre, "Bisogna imparare a mandare giù le umiliazioni", io non l'ho mai accettata. Piuttosto vado a dormire come Bukowski su una panchina".

La sua sfortuna è stata la mia fortuna, me l'ha detto. Ma dal punto di vista psicologico, ci è voluta l'analisi per superarla. Più avevo fortuna, più mi sentivo in colpa per la mia famiglia.

Le critiche e l'invidia per il successo da scrittore

Fabio Volo ha venduto milioni di copie, il pubblico lo ama, la critica lo attacca"Credo che sono due mondi che non si incontrano".

Non è legato a quello che scrivo, ma a quello che vendo. Ci sono libri molto più brutti dei miei, ma nessuno ne parla. Penso che sia colpa dei nove milioni di libri venduti. Baricco disse: "Io ho venduto abbastanza per non odiarti". C'è stato un periodo in cui ero sotto schiaffo. Quando resisti, c'è un momento in cui non è più divertente far battute su di me. Non ho intenzione di prendere lo Strega. Non mi metto a fare una struttura, una ricerca di parole, non credo di essere capace di vincere uno Strega. Esiste un circoletto, non vivo nella zona giusta. Sto vicino a Castel Sant'Angelo, la zona giusta sarebbe il Pigneto. Lì bisogna prendere casa per prendere lo Strega.

Sulla diceria d'essere poco avvezzo a spendere soldi: "Non sono tirchio, ma non compro le cose che non mi servono. Compro un capo all'anno. Questo jeans era bucato, ci ho fatto l'intervista da Fazio. Mi sono accorto del buco, l'ho fatto aggiustare. In Thailandia ho comprato cinque paia di scarpe tarocche, che lì costano 20 euro ma da noi 300". 

La separazione da Johanna Maggy: "Non l'ho mai tradita"

Fabio Volo ha parlato di Johanna Maggy: "Sono separato da quattro, cinque anni. C'è stato un momento in cui mi piaceva una ragazza, ma è difficile ricominciare quando finisce una storia con dei figli". 

Il tweet di Johanna? Io non l'ho mai tradita, se non all'inizio quando l'ho conosciuta, perché avevo altre donne. Ma durante la relazione, mi sono anche stupito di me stesso, non l'ho mai tradita.

La sessualità

In passato ho trasgredito. Ho sperimentato, ho avuto una sessualità un po' più spinta, un po' di gente insieme. Non sono uno perverso, non mi piace farlo coi tacchi a spillo ma a piedi nudi. Ho una sessualità molto libera per cui la pornografia per me non è interessante. Se tu sei represso nelle emozioni, questa cosa sfocia in perversioni. Mi piace il gioco, quello sì. Uomini? No, è successo che c'era un amico nella stessa stanza e c'era un po' di gente, io sono sempre stato focalizzato dall'altra parte.

La spiritualità

Fabio Volo ha parlato anche del suo percorso spirituale: "Ho vissuto un mese con gli abitanti della foresta amazzonica insieme ai miei figli e a mia moglie. È lì che ho visto la matrice della mia vergogna tra mio nonno e mio padre. C'è uno sciamano e con lui fai delle esperienze che sono una sorta di psicanalisi. Ho sbloccato la vergogna, il senso di colpa. Sono stato portato da questo sciamano, attraverso meditazioni profonde, a un punto della mia vita dove io ho incontrato me stesso, quando avevo 22-23 anni. Sono andato lì, c'era un palco e c'era il me stesso di 25 anni, ci siamo parlati e abbracciati. In una meditazione profonda, è successo. Ho incontrato me stesso e ci siamo abbracciati".

Fabio Volo ritorna sulle parole su Ariana Grande

Fabio Volo aprì la trasmissione "Il Volo del Mattino" nel 2019 contro Ariana Grande: "Ma chi è sto puttanun'". Lo scrittore e conduttore rivendica:

Ariana Grande? Il tema era serio. Quella cantante parla a delle bambine in prepubertà. Non c'è la sessualità nella prepubertà e i bambini non capiscono la sessualità e vanno per imitazione. Per cantare una canzone, si mette a quattro zampe, la bambina nei video fa il culo di gallina. La donna esprime quello che vuole, ma lo fa col pubblico della prepubertà, per me non va bene. Mettersi a quattro zampe e fare ammiccamenti erotici a bambini, non è giusto.

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