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Daniele Scardina: “Dopo il coma ho dovuto reimparare a respirare, a vivere. Ogni mattina ringrazio Dio”

Daniele Scardina è stato ospite di Verissimo oggi, insieme al fratello Giovanni. Dopo il malore che lo ha colpito, oggi vive sulla sedia a rotelle. Fa riabilitazione e sogna di poter tornare a camminare: “Ho dovuto reimparare a vivere. La fede è stata fondamentale”.
A cura di Gaia Martino
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Daniele Scardina alias King Toretto è stato ospite di Verissimo oggi, domenica 1 dicembre, insieme al fratello Giovanni. Nel 2023 è stato colpito da un'emorragia cerebrale e da allora la sua vita è cambiata. Dopo il coma farmacologico durato 45 giorni, si è svegliato: "Dio è meraviglioso, la fede è stata fondamentale" ha dichiarato a Silvia Toffanin. Ripartito da zero, oggi sogna di poter tornare a camminare.

Le parole di Daniele Scardina

Daniele Scardina, ospite di Silvia Toffanin insieme al fratello Giovanni, ha raccontato che iniziò a fare boxe a 15 anni: "Facevo il cameriere, il buttafuori, e mi allenavo contemporaneamente". Dopo il malore, la boxe è diventata solo un ricordo. "A volte ci penso alla boxe, ma non posso più farne parte a meno che non ne faccia parte da esterno. Ho una palestra, la aprirò a breve" ha spiegato. Ricordando il giorno in cui si sentì male, non è riuscito a trattenere le lacrime:

Era il 28 febbraio 2023. Presi un pugno, poi non ricordo più niente. I miei ricordi risalgono a quando ero in clinica riabilitativa. Del coma non ricordo nulla.

Oggi fa tanta riabilitazione per recuperare ogni attività motoria. Ha così dichiarato: "Ho dovuto reimparare a vivere, sto ancora imparando, soprattutto a respirare, a deglutire. Nella vita tutto può succedere, dobbiamo rialzarci e metterci in forze. Oggi mi sveglio, do la grazia a Dio, faccio colazione, mi alleno. Dopo pranzo, riposo e a volte mi alleno di nuovo. Sogno di tornare in forze, di tornare a camminare. Mi fa stare bene la mia famiglia".

Il fratello Giovanni: "Sapevo che ce l'avrebbe fatta, è ripartito da zero"

Il fratello, Giovanni Scardina, ha ricordato con Silvia Toffanin quel drammatico giorno in cui arrivò la chiamata: "Vederlo così è stata dura. Lui è sempre stato il mio punto di riferimento, il mio supereroe. La fede mi ha dato una forza incredibile, stavo tranquillo. Sapevo che ce l'avrebbe fatta. Grazie a Dio è qui con noi, sta recuperando piano piano. La chiamata fu dura, orribile. Mi è caduto il mondo addosso". Prima, Daniele, "respirava con i macchinari, aveva la tracheo, non poteva fare nulla. Ha dovuto imparare a parlare, mangiare, a fare tutto. Lui è ripartito da zero". I due fratelli, prima di lasciare lo studio, hanno promesso a Silvia Toffanin che torneranno quando l'ex pugile recupererà al 100% e potrà presentarsi senza sedie a rotelle.

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