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Alessandra Maiorino (M5S) sul Calippo e Chinotto Tour: “La prostituzione online è il capolavoro del patriarcato”

A Fanpage.it, la senatrice denuncia la prostituzione online e lo sfruttamento delle giovani su piattaforme come OnlyFans e Escort Advisor: “La differenza con la prostituzione classica è che qui gli sfruttatori ti vengono a prendere fin dentro la cameretta con la lusinga di farti diventare influencer”.
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Alessandra Maiorino, senatrice del Movimento Cinquestelle e membro della Commissione Affari Costituzionali già dalla scorsa legislatura, da sei anni si occupa del tema della prostituzione. Con la Commissione, ha fatto partire la prima indagine conoscitiva sulla prostituzione dalla legge Merlin. Era da quella legge che il Parlamento non si è mai più occupato di quel mondo.

"La Commissione Affari Costituzionali", racconta a Fanpage.it, "aveva redatto una relazione votata a favore con la sola astensione di Fratelli d'Italia, che all'epoca non era in maggioranza. La relazione terminava con la proposta di una modifica normativa, per rimanere nel solco della Costituzione italiana, che potesse andare verso la direzione del modello nordico che colpisce la domanda". Poi è arrivata la pandemia e piattaforme online come OnlyFans sono letteralmente esplose fino ad arrivare all'ultimo caso del Calippo e Chinotto Tour, che l'inchiesta di È sempre Cartabianca ha sollevato: "Parliamo di prostituzione online 4.0, siamo a un livello successivo".

Senatrice Maiorino, cosa intende per prostituzione online?

Parliamo di piattaforme come OnlyFans e Escort Advisor. Quello che avviene in rete sfugge a ogni definizione conosciuta per il momento.

Ci parla della storia delle due creator Francesca e Nicole che hanno denunciato un sistema di agenzie dal quale sono dovute fuggire?

Francesca e Nicole hanno avuto il coraggio di denunciare che non c'è così tanto entusiasmo tra le ragazzine per andare a fare il Calippo Tour. C'è qualcun altro che è entusiasta. Le ragazze mi hanno descritto un fenomeno terribile nella sua perfezione. È un sistema agghiacciante.

Cosa fanno? 

Iniziano a irretire le ragazzine che hanno un bel profilo su Instagram e attraverso coetanee, che in buona fede non si rendono conto di essere ingranaggi di un sistema più grande, che le portano a postare anche foto in privato sempre più spinte. Parliamo di ragazzine. Piano piano, queste ragazzine poi finiscono su OnlyFans. È la prima cosa che fanno quando hanno 18 anni e spesso si tratta di ragazze all'apparenza insospettabili che non vengono da famiglie disfunzionali, anzi. Nessuno si può sentire al sicuro da questo fenomeno. Le fanno sentire di essere in pieno controllo, come è successo a Francesca, sono padrone di tutto, fanno i contenuti che vogliono loro, ma poi piano piano le richieste sono sempre più pressanti e fanno quello che i loro gestori le chiedono di fare. La differenza con la prostituzione classica è che qui gli sfruttatori ti vengono a prendere fin dentro la cameretta con la lusinga di farti diventare influencer, creator, famosa. Quale fascinazione maggiore? Fare soldi, diventare famose, diventare personaggio. Perché mai una ragazza dovrebbe dire di no? È un sistema micidiale.

Quali sono gli strumenti concreti che il Governo potrebbe utilizzare per affrontare questo fenomeno? 

Stiamo entrando in una terra di nessuno e non sappiamo quali strumenti siano realmente efficaci. Nel ‘decreto Caivano' è stato inserito il ‘parental control', ma che gli fa ai ragazzini il ‘parental control'? In Australia hanno adottato una misura estrema: vietare i social ai minori di 16 anni. È una misura estrema, certo, ma forse vale la pena fare degli approfondimenti perché oltre alla prostituzione, parliamo di danni cognitivi dei quali saremo sicuri solo tra dieci anni, almeno. Per il resto, l'unico sistema che limita il danno è il sistema nordico che individua nella domanda il motore di tutto.

Quindi si punisce solo chi paga la prostituzione. 

Assolutamente, non chi la offre che in questo sistema è l'unica vittima.

Lei ha parlato di Escort Advisor, però la prostituzione individuale è consentita. Il sito di recensioni sta in piedi su quest'assunto. 

Io direi che sta in piedi su questa credenza, non su questo assunto. È una credenza di comodo perché fa sentire a posto con la coscienza i clienti e i benpensanti. Fece molto scalpore il caso delle tre cinesi uccise nel quartiere Prati, in un viavai di professionisti. I frequentatori di quest'appartamento dissero che le ragazze non uscivano mai di casa, avevano paura di parlare. Quelle erano palesemente delle schiave sessuali, ma secondo la legge italiana gli uomini che vanno con donne vittime di coercizione, per la legge italiana non hanno alcuna responsabilità e non hanno neanche obbligo di denuncia. Siamo molto indietro sul tema, c'è stato un lasciar fare su questo ambito che oggi diventa più pericoloso. Da un lato c'è una povertà dilagante, sei milioni di persone che vivono sotto il livello di povertà e molte sono donne; dall'altra c'è il canto delle sirene sulle menti più giovani e fresche. Perché dovrebbero dire di no, ripeto, è così allettante l'offerta. Poi c'è un altro tema.

Quale?

Lo stigma. La rete non dimentica. Restano tutti i contenuti, che non sono altro che video pornografici, chiamiamoli col nome vero. Questi filmetti rimangono in rete e legalmente non ti appartengono. Possono continuare a circolare contro la tua volontà. È un revenge porn legalizzato.

Lei accusa la maggioranza di ipocrisia sul tema della difesa della dignità delle donne e dei minori.

Avevo chiesto una cosa semplice, almeno sui siti pornografici. Volevo che si potesse caricare il documento d'identità. Mi hanno risposto che era una procedura troppo onerosa. Però, se tu vuoi comprare i liquidi online per le sigarette elettroniche, tu il documento devi caricarlo. Quei sitarelli, che fanno miliardi col porno, no.

Qual è la posizione, oltre il suo partito, delle opposizioni? 

Sono posizioni frastagliate. Lo stesso femminismo si divide in una frangia che difende il sexwork come elemento di liberazione della donna, l'altra riconosce la prostituzione come la roccaforte del patriarcato.

Lei è della seconda frangia, ovviamente. 

Assolutamente. La prostituzione è la forma più subdola di violenza contro le donne, perché poi si beccano pure la responsabilità. È il capolavoro del patriarcato.

Chi è della prima, tra i partiti d'opposizione? 

Italia Viva, soprattutto. Il Partito Democratico, invece, è spaccato. Ci sono correnti di pensiero differenti.

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