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Lyle Menendez e la seconda moglie Rebecca Sneed si separano: si erano sposati 21 anni fa in carcere

Lyle Menendez ha divorziato dalla moglie Rebecca Sneed. L’uomo, 56 anni, è in carcere da quasi 30 anni accusato dell’omicidio dei genitori Kitty e José Menendez, commesso insieme al fratello minore Erik. La loro storia è raccontata nella serie tv Netflix Monsters. Le nozze erano state celebrate 21 anni fa in carcere e ora la donna dà notizia della separazione.
A cura di Elisabetta Murina
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Lyle Menendez ha divorziato dalla moglie Rebecca Sneed. L'uomo, 56 anni, è in carcere da quasi 30 anni accusato dell'omicidio dei genitori Kitty e José Menendez, commesso insieme al fratello minore Erik. La loro storia è raccontata nella serie tv Netflix Monsters. Le nozze sono state celebrate 21 anni fa in carcere e ora la donna dà notizia della separazione con un post pubblicato su Facebook.

L'annuncio del divorzio

Con un messaggio pubblicato su Facebook, in una pagina che porta il nome di Lyle Menendez, Rebecca Sneed ha fatto sapere che da tempo il matrimonio con il 56enne è arrivato al capolinea. La donna, di professione avvocato e seconda moglie dell'uomo, ha precisato: "Non c’è nessuno scandalo, nessun tradimento. Lyle e io siamo separati da un po' di tempo, ma restiamo migliori amici e familiari. Continuo a gestire le sue pagine Facebook, con il suo contributo, e sarò per sempre impegnata nella lotta continua per la libertà di Lyle ed Erik, come è stato evidente nel corso degli anni". Nonostante non siano più una coppia, la donna non intende smettere di combattere per la libertà dei due fratelli e invita le persone a fare altrettanto: "Continuerò a tenervi aggiornati sui progressi del caso perché credo che tutti condividiamo l'obiettivo comune di vedere i fratelli finalmente liberi! Non smetterò mai di lottare per loro. Unitevi a noi in questa battaglia!".

La storia dei fratelli Menendez e la nuova udienza in programma

La sera del 20 agosto 1989, nella loro villa a Beverly Hills, Lyle e Erik Menendez uccisero i genitori Kitty e José con 16 colpi sparati con un fucile. Un violento omicidio commesso dai ragazzi quando avevano rispettivamente 21 e 18 anni, che è al centro della serie Netflix Monsters. I due furono condannati all'ergastolo nel 1996 dopo due processi a distanza di alcuni anni uno dall'altro. Nel corso delle udienze, i ragazzi raccontarono di essere state vittime di abusi sessuali da parte del parte, descrivendo minuziosamente gli eventi e facendo vacillare la giura popolare sulla veridicità delle loro parole. Ad oggi si trovano ancora in carcere e stanno scontando la loro pena, anche se proprio di recente grazie alla serie il loro caso si è riaperto a gennaio del prossimo anno si terrà una nuova udienza.

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