Spese pazze, arrestato Gennaro Salvatore, ex braccio destro di Stefano Caldoro
Gennaro Salvatore, ex capogruppo del Nuovo Psi nel consiglio regionale campano e braccio destro del governatore Caldoro, è stato arrestato con l'accusa di peculato. Nei suoi confronti pendeva da tempo la richiesta di custodia cautelare. La guardia di Finanza nel corso delle indagini sui fondi ai gruppi consiliari aveva recuperato gli scontrini di tre anni di "spese pazze". Gennaro Salvatore si è fatto rimborsare i soldi per il ristorante (circa 20mila euro in tre anni), quelli per il parrucchiere (414 euro), articoli sportivi, da regalo, telefonia, libri, e anche gomme da masticare per un valore di 1,95 centesimi. Le indagini hanno dimostrato come l'ex capogruppo abbia effettuato operazioni in contanti per un importo complessivo di 104mila euro.
Nel corso dell'indagine, Salvatore, che si presentò in Procura per rendere dichiarazioni, attribuì tali presunte irregolarità alla disorganizzazione della raccolta degli scontrini e chiamò in causa anche i suoi collaboratori. In particolare il consigliere affermò di aver ritenuto che le somme spese per il gruppo non fossero soggette ad obbligo di rendicontazione e ciò avrebbe determinato una produzione di fatture in maniera confusa.
Come esigenze cautelari, i magistrati hanno individuato il rischio di reiterazione del reato. “Non rileva a tal fine – si legge nell’ordinanza firmata dal gip Roberto D’Auria lo scorso 11 febbraio – le dimissioni dalla carica di presidente del gruppo permanendo l’incarico elettivo come consigliere regionale e a tale titolo percependo ulteriori finanziamenti per l’attività istituzionale sicché non può dirsi che a seguito della cessazione della carica di presidente sia venuto meno il rischio di reiterazione del reato dovendosi esso intendere con riferimento ad omologhe e non necessariamente identiche condotte ai danni della Pa e connesso alla posizione soggettiva”.
