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Speranza per le gemelline scomparse: il prelievo e il testamento di Matthias Schepp

Il prelievo, effettuato a Marsiglia, lo scorso 31 gennaio e il testamento, trovato dagli investigatori nella sua abitazione di Losanna, fanno sperare che le gemelline scomparse siano ancora vive, affidate dal padre a qualcuno prima del suo suicidio.
A cura di danila mancini
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alessia e livia schepp insieme al papà

Finalmente una speranza concreta a diramare il dubbio che qualcosa di terribile possa essere accaduto alle due gemelline scomparse Alessia e Livia Schepp, di cui non si hanno più notizie dallo scorso 28 gennaio, da quando il padre le ha prelevate da casa della moglie, per trascorrere con loro il solito week-end. Purtroppo i suoi piani erano ben diversi: Matthias Schepp si è allontanato da Losanna, superando il confine tra Svizzera e Francia domenica sera. Nello stesso giorno si è recato a Lione e poi martedì a Marsiglia, dove ha effettuato un prelievo di 7500 euro.

Da Marsiglia pare che Matthias abbia preso un traghetto diretto a Napoli, ma è una traccia tutta da confermare. Di certo si sa che l'uomo, giovedì scorso, ha parcheggiato la sua Audi A6 presso la stazione di Cerignola, in provincia di Foggia. Qui il folle gesto: l'uomo si è tolto la vita gettandosi sotto l’Eurostar Milano-Bari. Matthias soffriva di una profonda depressione da tempo, da quando cioè la moglie aveva chiesto la separazione. A conferma di ciò, la cartolina che le ha inviato il 31 gennaio proprio da Marsiglia, nella quale ha ribadito il suo profondo dolore per aver dovuto accettare la fine del suo matrimonio.

La notizia di oggi è che Matthias ha lasciato un testamento, che gli investigatori hanno trovato nella sua abitazione di Losanna, nel sobborgo di di Saint-Sulpice. Secondo le prime informazioni pare che l'uomo abbia indicato i beneficiari della sua eredità: la moglie, alcuni suoi parenti, ma soprattutto le due figlie.

Questo potrebbe essere un segno della premeditazione del suicidio e, contemporaneamente, la concreta possibilità che le bambine siano state affidate a qualcuno durante il suo viaggio in Italia e prima di giungere a Cerignola. Si spiegherebbe così anche il prelievo di 7500 euro.

A sostegno di questa ipotesi, anche le parole di Irina Lucidi, moglie dell'uomo che ha più volte ribadito: "Non avrebbe mai fatto loro del male".

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