Qualcuno di voi forse si ricorderà della "gaffe" dell'allora ministro Barca che, presentando la proposta di efficientamento energetico del Governo Monti, a Piazzapulita giustificò il taglio imminente dell'illuminazione pubblica, spiegando: "I cieli sono meravigliosi, così torneremo a vedere le stelle dalle nostre strade. La gente protesta? Ognuno ha i suoi gusti, noi adoriamo vedere le stelle". Si trattava della cosiddetta operazione "cieli bui", poi cassata dalla legge di stabilità con un voto unanime della commissione Bilancio.
Ecco, nella spending review del piano Cottarelli (le slide sono state anticipate da Repubblica), tornerebbero anche i tagli al settore dell'illuminazione pubblica. Si legge infatti:
Proposta per ridurre inquinamento luminoso e consumi energetici (solo i comuni spendono circa 2 mld per elettricità). Misure di breve periodo (tutte con eccezioni per evitare eccessi):
- Spegnimento illuminazione extraurbana
- Spegnimento illuminazione pubblica esterna non necessaria
- Spegnimento punti luce aree artigianali e industriali
- Misure di medio periodo (con investimenti):
- Sostituzione impianti illuminazione inefficienti
- Illuminazione LED ove appropriato
Nel triennio i risparmi dovrebbero essere superiori ai 500 milioni di euro (anche se non si capisce il senso del "breve periodo, sinceramente), con la ovvia riproposizione delle stesse obiezioni che frenarono la riforma montiana: situazione nelle periferie, sicurezza, tutela degli impianti eccetera. Chissà se anche Renzi si appellerà alla bellezza delle stelle…