Spagna, risarcimento ridotto per le famiglie delle studentesse italiane morte in Erasmus
Oltre al danno anche la beffa. Varrebbero poco meno di 70mila euro le vite delle sette ragazze italiane morte lo scorso marzo in Spagna nell'incidente stradale di cui fu protagonista un pullman che trasportava studenti Erasmus da Valencia a Barcellona. Lo ha riferito l'assicurazione: i risarcimenti per le vittime italiane saranno ridotti con ogni probabilità del 25% perché, secondo l'istituto di previdenza, le ragazze non indossavano la cintura di sicurezza al momento della tragedia. In poche parole, a loro sarebbe contestato un concorso in colpa, che però ancora deve essere dimostrato. "Quello che fa più male – è stato il commento di Maria Cleme Bartesaghi, portavoce del team di avvocati delle famiglie delle studentesse – è che l'assicurazione, unilateralmente, abbia deciso di portare questa sua posizione in giudizio prima ancora che l'inchiesta abbia accertato come sono andate le cose".
Insieme i parenti delle vittime daranno vita all'associazione "Genitori generazione Erasmus – Uniti perché non accada mai più", che vedrà la luce il prossimo 22 luglio e il cui compito sarà anche quello di chiarire questa vicenda. Le sette italiane sono solo alcune delle 13 vite spezzate lo scorso marzo che viaggiavano su un bus di studenti Erasmus di ritorno a Barcellona dopo una gita a Valencia. Oltre a loro anche decine di feriti. Dell'incidente, avvenuto nei pressi di Terragona, si è già dichiarato colpevole l'autista, vittima a sua volta di un colpo di sonno che gli ha fatto perdere il controllo del mezzo finito prima contro il guardrail e poi fuori strada.