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Sospetto di ebola: paziente costretto a guidare da solo per andare in ospedale

Nessuno era disposto ad andarlo a prendere. Fortunatamente si è rivelato un falso allarme, l’uomo inglese aveva contratto la malaria.
A cura di A. P.
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L'allarme suscitato dal virus ebola in occidente, anche a causa della elevata pericolosità della malattia e da precedenti casi di contagio, sembra ormai aver influenzato anche gli operatori sanitari. A farne le spese un cittadino inglese, Adam Griffiths, che sospettato di essere affetto da ebola è stato costretto a recarsi in ospedale a Bristol da solo perché nessuno era disposto ad andarlo a prendere. Nonostante fosse affetto da gravi sintomi, il 24enne infatti è stato costretto a guidare l'auto da solo fino all'ospedale prima di essere ricoverato in quarantena. Il giovane era da poco rientrato da una vacanza in Africa e aveva iniziato ad accusare preoccupanti sintomi come dolori al petto, sudore, vesciche alle mani e dolori addominali e per questo si era rivolto ai medici.

Personale preso dal panico

Immediatamente allertato il numero di emergenza sanitaria, il 24enne ha fatto presente il suo recente viaggio in Africa, ma si è trovato subito di fronte ad una risposta alquanto singolare: "Venga con un suo mezzo in ospedale". "Ho trovato strano che mi abbiano permesso di viaggiare da solo, nonostante la possibilità che avessi contratto il virus" ha spiegato Griffiths ai media britannici, aggiungendo: "quando sono arrivato il personale preso dal panico mi ha detto di rimanere dove mi trovavo nonostante avessi dolore e non riuscivo a stare in piedi". Dopo un po' fortunatamente i sanitari si sono attrezzati con i dispositivi di protezione individuale comprese tute e maschere e lo hanno portato in una camera di decontaminazione in attesa dei test. Alla fine fortunatamente per il 24enne è stato un falso allarme, si trattava di malaria.

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