Sondaggi, un’alleanza M5S-FdI-Lega può conquistare la maggioranza di governo
Il fallimento dell'accordo sulla legge elettorale proporzionale di stampo "tedesco" con sogli di sbarramento al 5% spariglia le carte e modifica nuovamente gli equilibri politici. Stando alle ultime rilevazioni di Emg per Tg La7, qualora si andasse al voto con il "Consultellum", ovvero la legge elettorale immediatamente applicativa varata dalla Consulta lo scorso gennaio in seguito al parziale rigetto dell'Italicum per questioni di incostituzionalità, numerosi piccoli partiti riuscirebbero a entrare in Parlamento, perlomeno alla Camera dei Deputati, dove la soglia di sbarramento è posta al 3%. Secondo l'istituto Emg, dunque, Sinistra Italiana e Articolo 1 – Mdp riuscirebbero a ottenere rispettivamente 1 seggio e il secondo, invece, ben 21 scranni in questo modo.
Sempre stando alle recenti rilevazioni, però, Alternativa Popolare del ministro Angelino Alfano, in mancanza di alleanze e listoni unitari, resterebbe fuori dal parlamento, dunque nulla cambierebbe con la soglia al 3% per Ap. Qualora fosse passato il "tedeschellum" al 5%, invece, le proiezioni mostrano invece una situazione decisamente differente: Fratelli d'Italia, Sinistra Italiana, Alternativa Popolare e Articolo 1 sarebbero rimasti fuori da Montecitorio e la maggior parte dei 630 seggi sarebbero finiti nelle mani di Movimento 5 Stelle, Pd, Lega Nord e Forza Italia. Un'eventuale coalizione tra Movimento 5 Stelle, Fratelli d'Italia e Lega Nord otterrebbe ben 318 seggi, ovvero due in più della maggioranza minima (316).
Al momento risultano in testa i grillini, che nelle rilevazioni dello scorso 11 giugno toccano quota 29,8% a livello nazionale, superando il Pd di quasi due punti e mezzo percentuali circa. A seguire Lega Nord al 13,4% e Forza Italia al 13,1%. Supererebbero l'attuale soglia di sbarramento Fratelli d'Italia, che si attesta al 4,7%, Articolo 1 – Mdp, al 3,2%.