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Sondaggi politici, primarie Pd: l’incognita sono i partecipanti

Tecnè nella sua rilevazione per TgCom ipotizza vari scenari a seconda dell’affluenza alle urne nella kermsse di domenica 8 dicembre.
A cura di Redazione
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È la partecipazione alle primarie del Partito democratico, la vera incognita della kermesse in programma l'8 dicembre: la partecipazione oscilla tra 0,9 e 2,1 milioni di italiani e dall'Outlook politico dell'istituto di ricerca Tecnè per TgCom24 emerge che è l'1,9% degli intervistati ad essersi dichiarato "sicuro" di votare alle primarie del Pd. Il 60,4% ha invece ammesso che "sicuramente" non vi prenderà parte. Il 13,3% ha preferito non indicare la sua partecipazione o meno alle votazioni. Prendendo in considerazione "chi ha dichiarato quale candidato voterà alle primarie", Matteo Renzi otterrebbe da un massimo del 62% delle preferenze ad un minimo del 56%. Per Gianni Cuperlo una forbice tra 28% e 34%, per Pippo Civati 6%-12%.

Nel caso in cui i votanti raggiungessero quota 2,1 milioni, Renzi otterrebbe il 56%, Cuperlo il 26% e Civati il 7,3%. Se invece fossero 1,8 milioni, il sindaco di Firenze arriverebbe al 54,9%, Cuperlo salirebbe al 27,7% e Civati all'8,1%. Nel peggiore dei casi – afferma Tecnè con il numero degli elettori che si fermerebbe a 900 mila, Renzi si attesterebbe al 52,2%, Cuperlo raggiungerebbe quota 32,6% mentre Civati conquisterebbe il 10,1% delle preferenze. Il sondaggio e' stato effettuato tra il 3 e il 4 dicembre 2013 con metodo Cati su un campione probabilistico articolato per sesso, eta', area geografica, ampiezza centri con ponderazione all'universo sociodemografico e politico composto da 1.000 intervistati. Margine d'errore +/- 3,1%.

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