Sondaggi elettorali, M5s primo partito davanti a Pd ma centrodestra è la coalizione più forte
L’approvazione alla Camera del Rosatellum bis, le proteste in piazza del M5s, il dibattito sullo Ius Soli e tutte le discussioni politiche dell’ultimo mese sembrano non aver influenzato più di tanto l’opinione degli italiani: rispetto a un mese fa, infatti, i risultati dei sondaggi non fanno notare scostamenti rilevanti: la battaglia per essere il primo partito è sempre tra M5s e Pd – entrambi in leggero calo – mentre il centrodestra unito rimane il polo più forte, peraltro in continuo miglioramento. Atlante Politico – il sondaggio realizzato da Demos per la Repubblica – evidenzia come il MoVimento 5 Stelle rimanga in testa nei sondaggi con il 27,6% dei consensi. Dietro c’è il Pd con il 26,3%.
M5s e Pd sono in lieve calo, con la perdita di mezzo punto percentuale rispetto a settembre. Chi invece è in ascesa è il centrodestra: la Lega rimane il primo partito con il 14,6%, seguita da Forza Italia con il 14,2%. Entrambi guadagnano un punto percentuale rispetto al mese scorso. Sale, anche se di poco, FdI, al 5%, con lo 0,2% in più rispetto a settembre. Mdp si piazza al primo posto tra i partiti a sinistra del Pd con il 3,7%, seguita da Si al 2,2% e Campo Progressista al 2%. Si ferma al 2,2% anche Ap di Angelino Alfano.
I risultati di questo sondaggio evidenziano come ci siano tre poli, ma nessuno di questi sarebbe in grado di ottenere la maggioranza. Il primo polo è quello del centrodestra, che sommando i voti di Fi, Lega e FdI si avvicina al 34%. A marzo, i tre partiti insieme non raggiungevano neanche il 30% negli stessi sondaggi Demos. Dietro ci sarebbe un’eventuale coalizione di centrosinistra – in questo momento improbabile – con il Pd che insieme a Mdp e Cp non arriverebbe comunque neanche al 33%. E poi c’è il terzo polo, quello del M5s che continua a ribadire di voler andare da solo ad elezioni e di non voler fare nessuna alleanza.
Governo Gentiloni apprezzato dal 41% degli italiani
Nello stesso sondaggio Demos si stima anche il gradimento per il governo guidato da Paolo Gentiloni. Viene chiesto agli intervistati di esprimere un giudizio sull’esecutivo che vada da 1 a 10: secondo il 41% del campione il governo raggiunge la sufficienza, ovvero almeno 6 punti su 10. Si tratta di un valore simile ai mesi scorsi: a settembre la percentuale era del 40%, a giugno del 41%. In particolare, il governo è più apprezzato dagli elettori di Ap e del centro, oltre che da quelli del Pd (intorno al 70%).
Le spinte autonomiste
Il sondaggio prende inoltre in considerazione due referendum: quello catalano e quello lombardo-veneto. In questo secondo caso, la rilevazione mostra come i cittadini – soprattutto quelli delle regioni coinvolte – siano consapevoli del voto che si terrà nei prossimi giorni e conoscono le conseguenze che il referendum può avere. Per quanto riguarda invece il voto avvenuto in Catalogna, il 47% degli italiani sostiene di stare con lo stato centrale spagnolo e solo il 25% si dice a favore dell’autonomia catalana. Il 15% del campione intervistato, infine, non si schiera con nessuna delle due fazioni.