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Sondaggi elettorali, M5s in calo: il Pd lo scavalca e torna a essere il primo partito

Nella settimana dell’incoronazione di Luigi Di Maio a candidato premier, il MoVimento 5 Stelle perde circa un punto percentuale nei sondaggi elettorali e viene scavalcato dal Pd come primo partito in Italia. Difficile, comunque, trovare una coalizione che possa ottenere la maggioranza dei seggi alla Camera.
A cura di Stefano Rizzuti
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Nella settimana in cui il MoVimento 5 Stelle si è preso la scena della politica italiana, con l’incoronazione di Luigi Di Maio a candidato premier, il M5s cala nei sondaggi elettorali e viene sorpassato dal Pd: sarebbero i Dem il primo partito se si andasse oggi al voto, secondo quanto emerso dai sondaggi Emg e Tecnè. Per il Pd, comunque, non ci sarebbero i voti sufficienti per poter formare un governo, qualunque sia la coalizione che proveranno a formare all’interno del centrosinistra.

Il primo sondaggio, quello realizzato tra il 23 e il 24 settembre da Tecnè per Tgcom24, mostra un legge incremento dei consensi del Pd guidato da Matteo Renzi: passa dal 25,9% al 26,2%. Scavalcando M5s che scende al 25,7%, quasi un punto percentuale in meno rispetto alla settimana precedente. Nel centrodestra, secondo Tecnè, è Forza Italia – in leggera salita al 15,9% – il primo partito. Seguito dalla Lega al 15,1% e da FdI al 5,1%, entrambi in leggerissimo aumento di consensi. Dovrebbe raggiungere la soglia di sbarramento, prevista dal Rosatellum bis – il sistema elettorale che si sta discutendo alla Camera – al 3%, Mdp-Articolo Uno, con il 4%. Sotto la soglia, invece, ci sarebbero Sinistra italiana al 2,6% e Alternativa Popolare al 1,9%.

Il sondaggio condotto da EMG Acqua per La7 mostra un calo ancora più netto del M5s che passa dal 28,3% di una settimana fa all’attuale 27,1%. Sale invece il Pd che conquista il ruolo di primo partito, secondo i sondaggi elettorali, guadagnando lo 0,6% in sette giorni e attestandosi al 28,4%. Nel centrodestra perde qualcosa la Lega, ora al 14,4%, mentre sale Forza Italia, al 13%. Stabile Fratelli d’Italia al 5,1%, mentre rimarrebbero sotto la soglia di sbarramento tutti gli altri partiti: Mdp al 2,4%, Ap al 2,2% e Si al 2%.

In base ai risultati del sondaggio pubblicato da La7, il Pd otterrebbe 203 seggi alla Camera, contro i 188 del M5s, i 99 della Lega e i 92 di Forza Italia. Con questi numeri è difficile trovare una coalizione in grado di ottenere la maggioranza e chiedere la fiducia al Parlamento. Il centrosinistra (eventualmente composto da Pd insieme alle sinistre) si fermerebbe a 210 seggi. Stesso numero in caso di aggregazione di Ap che non conquisterebbe seggi in Parlamento con questa legge elettorale. Non riuscirebbe a ottenere la maggioranza degli scranni neanche una coalizione di larghe intese, con Pd e Fi, ferma a 301 seggi. Il centrodestra (Fi-Lega-FdI) otterrebbe 226 seggi, mentre riuscirebbe a superare la quota dei 316 seggi (ovvero la maggioranza alla Camera) una eventuale coalizione ‘no euro’ formata da Lega, Fratelli d’Italia e M5s.

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