video suggerito
video suggerito
Deficit / PIL al 2,4%

Sondaggi elettorali, dopo il Def cresce il gradimento degli elettori verso Lega e M5S

Secondo le rilevazione di Demopolis, all’indomani dell’annuncio delle principali misure previste dalla manovra economica, la Lega si conferma primo partito con il 32,5%, mentre il M5S si attesta al 31%. Complessivamente i due partiti di governo passano insieme dal 50% del 4 marzo al 63,5% odierno.
A cura di Annalisa Cangemi
1.740 CONDIVISIONI
Immagine
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su

Secondo l'ultimo Barometro politico realizzato dall'istituto Demopolis lo scorso 2 ottobre, interrogando un campione di 1.500 persone dopo l'annuncio della nota d'aggiornamento al Def, che è stata bocciata dall'Europa,la Lega continua la sua scalata. Stando alle percentuali il successo complessivo delle due forze al governo giallo-verde è cresciuto dalla tornata elettorale dello scorso 4 marzo: il peso di Lega e M5S insieme è passato dal 50% ottenuto alle urne al 63,5% odierno. In crisi restano invece i partiti di opposizione, Pd e Forza Italia. Se si andasse a votare oggi l'affluenza apparirebbe leggermente in calo: è stimata al 70%, 3 punti in meno rispetto alle Politiche.

In generale il Carroccio può vantare una crescita di 15 punti rispetto al 4 marzo, confermandosi con il 32,5% prima forza politica in Italia. Un punto e mezzo sopra il Movimento 5 Stelle, che si aggiudica un 31% all’indomani dell’annuncio delle principali misure previste dalla manovra economica. Sebbene la manifestazione della scorsa settimana a piazza del Popolo abbia riscosso successo, il Pd perde ancora un mezzo punto percentuale, e scende al 16,5%. Anche Forza perde uno 0,1%, e si ferma all'8,6%. Stabile Liberi e Uguali, con il 2,3%. Mentre migliora la performance di Fratelli d'Italia, che aumenta i consensi dello 0,4% e tocca il 3,4%.

Un dato importante, che dimostra quanto imprevedibili possano essere i flussi, è quello legato al comportamento dell'elettorato negli ultimi 5 anni: il 67% degli intervistati ha ammesso di aver modificato il proprio orientamento al voto. Solo il 33% è rimasto fedele alla stessa parte politica di riferimento, dal 2013 a oggi.

1.740 CONDIVISIONI
146 contenuti su questa storia
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views