Sondaggi elettorali, centrodestra sfiora il 40%. La Boschi stravince nel suo collegio in Trentino
Dopo la presentazione delle liste da parte di tutte le forze politiche in gioco in vista delle elezioni del 4 marzo si iniziano a delineare le sfide nei collegi uninominali e quindi, per i sondaggisti, si aprono nuove analisi riguardanti ciò che accade nei singoli territori. Un esempio viene dal sondaggio effettuato da Tecnè per Matrix, nel quale si analizza una delle sfide più particolari di queste elezioni: quella tra la sottosegretaria alla presidenza del Consiglio Maria Elena Boschi e l’esponente di Forza Italia Michaela Biancofiore in Trentino Alto Adige. E l’esito non lascia spazio a discussioni: nonostante la Boschi sia stata catapultata in un territorio non suo avrebbe vita facile vincendo con quasi il 50% delle preferenze.
Il sondaggio effettuato su un campione di elettori che voteranno per la Camera dei deputati residenti nei territori del collegio 1 del Trentino Alto Adige fa emergere che la coalizione del centrosinistra, guidata dal Pd e dal Svp, naviga – con la Boschi candidata – tra il 48% e il 50%. Molto dietro la Biancofiore e la coalizione di centrodestra che si attestano tra il 20% e il 22%. Filomena Nuzzo del M5s raccoglierebbe tra il 18% e il 20% dei consensi, mentre Markus Frei di LeU si fermerebbe tra il 7% e il 9%.
Sondaggi: il centrodestra sfiora il 40%
Tecnè ha realizzato, sempre per Matrix, anche un sondaggio sulle intenzioni di voto degli italiani. Nei collegi uninominali il centrodestra risulta essere la coalizione nettamente più forte, sfiorando il 40% (si ferma al 39%, stesso risultato di una settimana fa). Cresce il Movimento 5 Stelle al 27,8% (+0,4% in sette giorni), mentre scende leggermente il centrosinistra al 25,9% (-0,3%). Liberi e Uguali è al 6,2%, leggermente in calo (-0,2%).
Per quanto riguarda le liste proporzionali il MoVimento 5 Stelle è il primo partito con il 27,8%. Dietro c’è il Pd al 22,2% (in leggero calo, -0,2%). Stabile Forza Italia al 18,3%, sale leggermente la Lega al 12,8% (+0,3%). In calo LeU al 6,2%, che perde lo 0,2% in una settimana così come FdI che si attesta al 5,1%. Stabile Noi con l’Italia al 2,8%, +Europa di Emma Bonino è all’1,6%.
Tecnè chiede agli intervistati anche quali siano le motivazioni che più influiscono sulla decisione di voto: a prevalere è la scelta del partito a livello nazionale (per il 58% degli elettori). Secondaria la scelta del candidato nel collegio uninominale (25,5%). Il sondaggio prende anche in considerazione la possibilità che il candidato del collegio sia una persona sgradita agli elettori: in quel caso cosa farebbero? Il 57,8% voterebbe comunque la coalizione che già vuole candidare indipendentemente dal candidato, mentre ben il 25,4% cambierebbe la sua scelta.