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Somalia: petroliera italiana attaccata dai pirati

La petroliera italiana Savina Caylyn è stata attaccata stamane da un barchino di pirati. Nessun ferito per ora, ma pare che i pirati abbiano preso il controllo della nave.
A cura di Alfonso Biondi
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Savina Caylyn petroliera italiana

Purtroppo non si tratta del film I pirati dei Caraibi, stavolta è tutto vero. Alle 5:30 ora italiana un barchino con 5 pirati a bordo ha attaccato la petroliera italiana Savina Caylyn. Secondo le prime notizie che ci arrivano, i pirati avrebbero esploso diversi colpi di mitra e razzi Rpg e, attualmente, avrebbero preso il comando il comando della nave.

Il tutto è avvenuto al largo dell'Oceano Indiano, in acque riconducibili al territorio somalo. In soccorso della Savina Caylyn, in base a quanto s'è appreso, starebbe dirigendosi la fregata della Marina militare Zeffiro, che si trova nell'Oceano Indiano nell'ambito della missione antipirateria dell'Unione europea "Atlanta". Tuttavia le due navi sono distanti tra loro circa 500 miglia e, per questo motivo, non sarà alla Marina Militare non sarà possibile raggiungere la petroliera prima di due giorni.

Attualmente non si registra alcun ferito e la situazione, per quanto pericolosa, potrebbe non degenerare. Nelle prossime ore ne sapremo sicuramente di più.

Aggiornamenti. Arrivano le prime ricostruzioni secondo cui la Nave, di proprietà della compagnia napoletana Fratelli d'Amato, avrebbe cercato di sottrarsi ai pirati, cercando di effettuare alcuni rapidi cambi di rotta e di colpire i pirati con dei getti di acqua. Gli aggressori, tuttavia, sono riusciti a impossessarsi della petroliera sulla quale si trovano 5 italiani e 18 indiani. La Compagnia cui appartiene la nave ha deciso, per il momento, di non commentare l'accaduto.

Aggiornamenti. Pio Schiano, direttore della "Fratelli d'Amato" ha affermato di non aver ricevuto fino ad ora alcuna richiesta di riscatto dai pirati, con  i quali c'è anche stato un breve colloquio telefonico. Durante il colloquio Schiano dichiara di non aver compreso le parole del suo interlocutore, dato che non parlava inglese; il direttore afferma inoltre di aver sentito in sottofondo il comandante della nave che diceva di star bene. Sulla nave ci sono provviste per un mese, ma la speranza è che la situazione possa volgere in maniera positiva il prima possibile.

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