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Missili su nave russa nel Bosforo, Turchia convoca ambasciatore: “Provocazione”

La Turchia giudica una “provocazione” il passaggio nello stretto di una nave miliare russa con missili pronti al lancio.
A cura di Antonio Palma
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Tensione ancora altissima tra Russia e Turchia dopo il caso del jet russo abbattuto al confine con la Siria ad opera degli F-16 di Ankara e le accuse reciproche sugli aiuti all'Isis. Il governo turco infatti oggi ha convocato l'ambasciatore russo ad Ankara Andrey Karlov per protestare contro il passaggio di una nave di Mosca nel Bosforo apparentemente armata di missili pronti al lancio. Il nuovo caso fonte di tensione tra i due Paesi infatti è nato dopo che alcune tv turche, durante il weekend, hanno mostrato le immagini di un soldato russo a bordo della nave della marina militare di Mosca "Caesar Kunikov" che puntava verso la terra un lanciamissili terra-aria che aveva in spalla, apparentemente pronto all'uso, mentre l'imbarcazione attraversava lo stretto di Istanbul.

Sul caso è intervenuto direttamente il ministro degli Esteri turco, Mevlut Cavusoglu, definendo l'episodio una "provocazione" di Mosca connessa con il caso del caccia abbattuto a novembre e consigliando alla Russia di agire "in modo più maturo". Lo stesso ministro però, nel corso di un’intervista televisiva, è andato oltre. Sottolineando che finora la Turchia non ha bloccato il passaggio delle navi di Mosca attraverso il Bosforo, nel rispetto della convenzione di Montreux che regolamentano appunto il passaggio nello stretto, ha minacciando però per il futuro di mettere in atto "risposte necessarie a situazioni giudicate come una minaccia".

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