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Viene uccisa mentre la figlia dorme nella stanza accanto, ma i ladri rubano solo un iPhone

Melissa ha ricevuto 18 colpi sul viso, sul collo e sul corpo con un coltello e con un oggetto contundente. Qualcuno l’ha uccisa, mentre sua figlia dormiva nella stanza accanto. I colpevoli sono tre ragazzi di vent’anni.
A cura di C. T.
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Melissa-Huggins-Jones

Melissa, trent'anni, aveva divorziato da poco e con la figlia si era trasferita in un nuovo appartamento a Raleigh, nel North Carolina, in un'ottima zona della città. Era arrivata dal Tennesse nel 2013, lasciando il figlio maggiore con il padre in modo che potesse finire la scuola. Ma dopo sole due settimane, quello che doveva essere "un nuovo inizio" si è trasfromato in una tragedia. La figlia di otto anni, Hannah, è corsa in strada urlando: "Mia madre sta male, è ferita". Un operaio le è venuto in soccorso, ma, quando è entrato dentro casa, ha trovato Melissa accoltellata e colpita a morte nel suo letto.

L'episodio è successo a maggio del 2013. La bambina è uscita correndo, ancora in camicia da notte, mentre il corpo della madre giaceva in un lago di sangue. L'operaio ha provato a sentirle il battito, ma era già fredda. Così ha chiamato il 911: "C'è sangue dappertutto", ha detto all'operatore. I soccorsi sono arrivati, ma non c'era più niente da fare. L'autopsia ha poi rivelato che Melissa ha ricevuto 18 colpi sul viso, sul collo e sul corpo con un coltello e con un oggetto contundente. Qualcuno l'ha uccisa, mentre sua figlia dormiva nella stanza accanto. Le autorità hanno poi dichiarato che probabilmente la trentenne, temendo per la vita di Hannah, avrebbe combattuto con l'aggressore: non si sa se la donna abbia agonizzato per minuti o per ore.

La polizia ha setacciato la casa e ha trovato delle impronte di scarpe. Chi ha ucciso Melissa, hanno scoperto, sarebbe entrato da una porta lasciata non chiusa al balcone del secondo piano. L'iphone della donna risulta scomparso. Potrebbe essere stata uccisa in quel modo brutale solo per uno smartphone?

La notte che è morta Travion Smith, ventidue anni, Ronald Lee Anthony, venticinque, e l'ex ragazza di quest'ultimo, Sarah Redden, di venti, erano usciti insieme. I due ragazzi erano pronti a introdursi nell'appartamento di Melissa, mentre Sarah faceva da autista. Travion e Ronald si sono arrampicati sul balcone e sono entrati in casa. Quando la donna si è svegliata e ha urlato, l'hanno messa a tacere per sempre. Sarah li ha visti pulirsi il sangue dalle mani con delle bottigliette d'acqua. Anche nell'appartamento sotto quello di Melissa quella notte è entrato qualcuno: è stato rubato un pc, che ha portato la polizia vicino dove vivevano i killer. Tutti e tre sono stati arrestati. "Travion ha detto che la donna non avrebbe dovuto urlare", ha raccontato Sarah.

A fine del 2015 Ronald Lee Anthony è stato dichiarato colpevole in primo grado per omicidio, ed è stato condannato all'ergastolo. La sua ex ragazza ha testimoniato contro di lui, dicendo che fosse "il capo" della spedizione. Durante il processo a carico di Travion, questo febbraio, un medico ha descritto le ferite sul corpo di Melissa: "Senza contare le escoriazioni sulle estremità, ha ricevuto diciotto differenti colpi. Molti di questi sulla faccia, sul collo e sul petto". Sarah ha testimoniato anche contro Travion, dicendo che era entrato per rapinare l'appartamento. Il ragazzo ha detto di non essere stato presente nella camera quando Ronald ha attaccato Melissa, ma per i giudici è stato lui a dare uno dei primi colpi fatali alla donna. Ad aprile di quest'anno, Sarah è stata condannata per concorso in omicidio.

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