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Vi arrivano bollette per servizi che non avete chiesto ma che avete sfruttato? Potete non pagarle

Una sentenza del Tribunale di Benevento apre un nuovo fronte: non siete obbligati a pagare la bolletta di un contratto che non avete firmato, anche se la compagnia vi ha fornito il servizio.
A cura di Redazione
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È Repubblica a riportare una vicenda che potrebbe costituire un importante precedente nell'eterna "lotta" fra i consumatori e le compagnie che forniscono servizi e forniture. Il Tribunale di Benevento ha infatti dato ragione a un cittadino che si era opposto al pagamento di una bolletta di un servizio che gli era stato "imposto", senza che lui avesse firmato il relativo contratto. In pratica, come spiega Repubblica, il consumatore "si è scoperto cliente di Enel Energia nel mercato libero. L’operatore entrante si è “presentato” con una bolletta da quasi 150 euro che il cliente si è rifiutato di pagare. E ha avuto ragione prima dal Giudice di pace, poi dal Tribunale dopo che Enel era ricorsa in appello".

Cosa era successo e perché Enel aveva recapitato all'utente la nuova bolletta? Evidentemente, si legge, "qualcuno ha messo una firma al suo posto sul modulo contrattuale: una pratica commerciale scorretta di cui, di solito, si occupa Antitrust". La linea difensiva di Enel era stata piuttosto semplice: anche considerando illecito il contratto, il cliente avrebbe comunque usufruito del servizio e della fornitura, dunque sarebbe comunque tenuto al pagamento della bolletta. Insomma, paghi comunque per il servizio ricevuto, anche se non hai firmato il contratto.

Una tesi sconfessata dal giudice, in ragione dell'articolo 57 del codice del consumo, secondo cui "il consumatore è esonerato da ogni conseguenza dell’iniziativa del fornitore da lui subita”.

Una sentenza che però non è sempre applicabile, dal momento che vale solo per i contratti non sottoscritti o confermati come ha spiegato proprio l'Authority a Repubblica. Per esempio, il cliente sarà comunque tenuto a pagare la bolletta, nel caso in cui abbia stipulato un contratto a voce con un call center, senza ricevere una copia in formato cartaceo, ma la fornitura sia partita lo stesso.

La replica di Enel: fatti del 2009, abbiamo standard di qualità elevati

"In merito alla decisione del Tribunale di Benevento di cui all’articolo, si fa presente innanzitutto che si tratta di fatti risalenti al 2009 e che in questi ultimi anni Enel Energia ha adottato iniziative volte ad assicurare standard di qualità elevati nelle attività di vendita dei contratti di fornitura stipulati dai propri partner commerciali.

Inoltre, la società si è sempre conformata alle specifiche discipline regolatorie vigenti nel tempo in tema di ripristino della situazione di fornitura preesistente e, nei casi di vendite non conformi o in assenza di fatti ed elementi concludenti comprovanti la consapevolezza contrattuale del cliente, applica pacificamente il principio del “nulla è dovuto” previsto dal Codice del Consumo".

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