Vera realizza un sogno: partecipare al suo funerale. “Il giorno più bello della mia vita”
Tutti noi abbiamo un sogno? C’è chi vuole diventare ricco sfondato, chi vuole stare con la donna (o l’uomo) più bella del mondo, chi semplicemente vuole la felicità. Ebbene, il sogno della signora Vera Lucia da Silva era quello di assistere al proprio funerale. Un controsenso, eppure la donna è riuscito a realizzarlo. Da viva, naturalmente! La 44enne casalinga brasiliana ha catalizzato l’attenzione dei media locali negli ultimi giorni per quella discutibile cerimonia funebre alla quale soprattutto il marito si era tanto opposta. Vera ha infatti passato una giornata sua adagiata in una vera e propria bara, con amici e familiari venuti a darle “l’ultimo saluto”. E a quanto pare è stato un successo: almeno a quanto lei stessa afferma: “E’ stato il giorno più bello della mia vita”.
Il funerale si è svolto in un'impresa di pompe funebri a Camocim, Brasile. Il proprietario della camera ardente, Paulo Araujo, ha donato la bara e lo spazio libero per Vera, come “gesto di buona volontà”. Ma siamo certi che lo abbia fatto anche per farsi un po’ di pubblicità. Per l’occasione la donna si è truccata e ha indossato un elegante abito bianco. Anche gli invitati si sono presentati in tenuta assai elegante. “Stavo aspettando questo momento da 14 anni – ha raccontato la diretta interessata – . Ho aspettato a lungo e non riesco a credere che alla fine questo desiderio si sia realizzato”. Vera spiega che è stato il marito ad impedirle di realizzarlo prima. “Alla fine però sono riuscita a convincerlo” spiega entusiasta.
Naturalmente quello di Vera non è stato un funerale ‘da cinema’. Amici e parenti hanno riso e scherzato quasi tutto il tempo. “Avete mai visto un cadavere che ride?” chiede ad uno degli invitati. Al che Vera apre gli occhi e ride di gusto. La 44enne però assicura di aver fatto ‘la morta’ come una attrice: “Sono stata nella bara per tutto il giorno. L'unico movimento che ho fatto è stato quello di girare la testa per bere un po’ di acqua!”. In realtà l’esperimento non è stato privo di effetti collaterali: qualcuno, forse ricordandosi di funerali – veri – a cui ha partecipato in passato o forse perché troppo preso dal ruolo, è scoppiato in lacrime.
