Venti drammi che deve affrontare chi lavora in un call-center
Gli eroi dei nostri giorni non sono i condottieri greci, non sono i vari pelide Achille o gli Ettore dall'elmo lucente, bensì coloro che lavorano nei call-center. Sono costretti a dover attingere ogni giorno a tutte le loro risorse, a tutta la loro abnegazione per poterne uscire vivi. Ecco perciò qui elencate tutte le venti fatiche che i novelli Ulisse devono affrontare.
#1. Dopo aver passato tutto il giorno al telefono accendi lo smartphone e trovi trenta chiamate perse.
#2. Prima di trovare questo lavoro non avevi mai considerato quanto fosse faticoso parlare.
#3. Nel giro di due mesi sei costretto a imparare tutti i dialetti italiani.
#4. Hai sviluppato una doppia personalità: gentile quando chiami i clienti, furia omicida quando riattacchi.
#5. L'ira teutonica che ti assale quando un cliente sostiene la conversazione per venti minuti e poi ti butta giù.
#6. La fatica nel cercare di spiegare alle persone che il tuo lavoro non è rompere l'anima agli altri ma cercare di sopravvivere.
#7. Hai scoperto che esistono anche i crampi alla mandibola.
#8. Spendi metà stipendio, già esiguo, in tranquillanti.
#9. Continuare a telefonare mentalmente ad altri clienti prima di addormentarti.
#10. La quantità media di insulti che ricevi ogni giorno va dalle duemila alle sedicimila unità.
#11. Dover spiegare ai clienti che non stai chiamando dall'oltretomba quando hai mal di gola.
#12. Non capisci perché le persone continuano a sostenere che in occidente la schiavitù è stata eliminata.
#13. La tua schiena è ormai quella di un novantenne.
#14. Azzeccare la ciamata da un'ora giusto un minuto prima della fine del tuo turno.
#15. Sei più allenato a mantenere la calma che un monaco Shaolin.
#16. Renderti conto che la tua percentuale di chiamate di successo arriva se va bene all'uno per cento di quelle effettuate.
#17. La sedia della tua postazione ha oramai la forma delle tue natiche.
#18. Nelle istantanee pause tra una chiamata e l'altra devi bere, andare in bagno, starnutire e mangiare.
#19. Viene riversato su di te così tanto odio che dovrebbero darti il Nobel per la pace in quanto martire.
#20. Dover fingere di essere felice.