Va in vacanza con la figlia 13enne: in albergo viene accusato di essere un pedofilo
Quando il personale di un albergo della catena Travelodge Hotels lo ha visto insieme a quella ragazzina, ha pensato subito ad un pedofilo. Eppure Craig Darwell, 46 anni, vedovo, era semplicemente in compagnia della figlia 13enne Millie. L’uomo è stato costretto a prenotare la camera doppia a Chertsey, Surrey, perché non ce n’erano altre disponibili. Ma al momento del check-in, il personale sospettoso ha chiesto a Millie di mostrare la sua carta d’identità. Craig, che ha perso la moglie colpita da leucemia quando Millie aveva appena quattro anni, ha spiegato che non aveva un documento per la figlia. Ha invece mostrato alcune foto della ragazzina insieme a lui stessa scattate anni prima. Ma il personale dell’albergo ha chiamato comunque la polizia: così l’uomo e la figlia sono stati costretti a dormire in stanze separate e poi interrogati da un agente di polizia.
Craig ha detto che la figlia è rimasta “sconvolta” per l’accaduto. “Avrei voluto trascorrere un fine settimana speciale con la mia bambina, ma lei ha pianto tutto il tempo dopo quel che è successo” ha detto al MailOnline. “Ho perso mia moglie quasi dieci anni fa e ho dovuto farle anche da madre da allora e questo non mi era mai accaduto prima” aggiunge Craig.
L’uomo avrebbe voluto passare il weekend con la figlia al parco divertimenti Thorpe Park nel Surrey, in Inghilterra. Ha prenotato l'hotel nel mese di gennaio: l’unica stanza disponibile era una camera doppia. Non gli era stato detto che avrebbe dovuto dimostrare di essere il padre della 13enne. Craig sostiene di essere stato costretto anche a mostrare un post molto toccante su Facebook pubblicato in occasione del compleanno della figlia: “Non posso credere che ho un’adolescente! Buon 13° compleanno Amelia Rose Darwell … Millie …. abbiamo lottato tanto in questi anni, ma sono orgoglioso di aver visto sbocciare una meravigliosa signorina”. La catena di alberghi si è limitata ad evidenziare che sta “analizzando l'incidente” e ha chiesto scusa al signor Darwell.