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Ustionata con l’acido dopo un pap-test: 21enne risarcita con buono carburante

A seguito di una colposcopia una ragazza neozelandese di 21 anni è rimasta vittima di un grave errore medico e ha subito ustioni interne. Ora potrebbe non avere più bambini. Oltre al danno, la beffa, quando in segno di risarcimento si è vista consegnare un buono da 50 dollari.
A cura di B. C.
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Un caso di malasanità che vede protagonista una ragazza di 21 anni neozelandese. Un errore medico a seguito del quale probabilmente la giovane non potrà mai più avere figli. Come risarcirla? Dall’ospedale hanno pensato di farlo con un buono carburante da 50 dollari. L’incredibile storia è stata raccontata direttamente dalla 21enne all'Herald NZ. Dopo il risultato anomalo di un Pap-test, la ragazza ha deciso di effettuare una colposcopia al Wakefield Specialist Centre di Wellington. Ma l’acido acetico adoperato nella procedura avrebbe dovuto essere diluito al 5%, ma era invece concentrato al 100%. Un gravissimo malinteso sanitario che le ha provocato gravi ustioni interne. Qualche giorno dopo l'incidente la giovane ha ricevuto una lettera di scuse per lo spiacevole accaduto. La missiva, firmata dai vertici del centro Mark Newtown e John Phipps, assicurava che ci sarebbero stati controlli per evitare che l'episodio si verifichi in futuro e si concludeva così: "vi preghiamo di accettare il voucher qui presente per coprire le spese di viaggio per tornare alla clinica."

La giovane ha spiegato di essersi accorta dell’incidente solo diverse ore dopo la procedura alla quale è stata sottoposta. Aveva infatti pensato che quei forti dolori iniziali fossero qualcosa di normale. Ma dopo 24 ore la situazione è peggiorata. Le fitte si sono fatte insopportabili, così ha contattato la clinica, che solo allora si è resa conto dell'errore. Da allora la 21 enne è entrata e uscita dall'ospedale per tre mesi, e le spese che si aggirano attorno ai 2000 dollari sono state tutte a suo carico. "non potevo camminare a piedi né sedermi, mi faceva così male", ha raccontato. Nonostante abbia evitato la chirurgia ricostruttiva e sia guarita dalle ustioni, ancora non sa se in futuro potrà diventare mamma. La giovane ha  intrapreso una battaglia legale per ottenere un risarcimento per i danni e lo stress subito.

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